FNSI, QUATTRO RAGIONI PER DIRE NO AL BILANCIO. NON SI PRENDONO I SOLDI DEL FONDO DI SOLIDARIETA’

di Corrado Giustiniani *
 
C’erano molte cose che non andavano, nel bilancio consuntivo 2010 e in quello preventivo 2011, sottoposti entrambi il 22 giugno scorso al voto del Consiglio nazionale della Fnsi. Ed è per questo che Puntoeacapo ha votato no a tutti e due i documenti. Il bilancio consuntivo 2010 è così passato con 61 sì, tre no e ben nove astenuti. Ciò significa che oltre il 16 per cento dei votanti ha espresso in un modo o nell’altro il suo dissenso. Sul bilancio preventivo i sì sono stati tre in più, sempre con tre no e nove astenuti.
 
Ma ecco, in rapida sintesi, le ragioni del dissenso:
 
1. Il consuntivo 2010 ha chiuso con un disavanzo di esercizio di 163.388 euro, che si è deciso di ripanare attingendo al Fondo di solidarietà, che dovrebbe servire invece per far fronte alle situazioni più gravi di disoccupazione e di disagio economico, così frequenti purtroppo nella categoria in questi ultimi tempi.
 
2. Sono stati messi a bilancio, per il 2010, 180 mila euro di proventi derivanti dalla famosa operazione “libretti del contratto” comprati dalla Fieg a 83 euro l’uno: quanto è entrato esattamente nelle casse della Fnsi? L’operazione si è conclusa o è ancora in corso? E quanto è entrato nelle casse della Fnsi per l’acquisto da parte della Rai dei libretti del contratto con l’adattamento ai giornalisti televisivi? L’introito generale verrà ripartito in quattro anni di bilancio? Ho posto queste precise domande, ricordando di aver denunciato la vicenda dei libretti nel Consiglio nazionale del 17 giugno 2010, in quanto profondamente lesiva dell’autonomia del sindacato. Non è stata data risposta a nessuna di queste quattro domande e – cosa gravissima – in fase di replica Franco Siddi ha addirittura ipotizzato che io fossi dalla parte degli editori. In un intervento successivo, Cinzia Romano ha criticato il modo di fare e le illazioni di Siddi. Resta il fatto che la categoria non sa quanto sia entrato in cassa. Io a suo tempo avevo ipotizzato, tra soldi Fieg e soldi Rai, circa 1 milione di euro. Questa mancanza di trasparezza merita da sola la bocciatura del bilancio.
 
3.  Al Congresso di Bergamo sono stati spesi inutilmente 50 mila euro per camere che poi non sono state occupate. E’ così che si gestiscono i soldi dei colleghi? E ci si lamenta poi, come ha fatto Franco Siddi nella sua relazione, che soltanto il 51 per cento dei contrattualizzati sia iscritto al sindacato?
 
4. In questa gravissima situazione finanziaria, la Giunta della Fnsi (con il solo voto negativo di Fabio Morabito) ha pensato bene di auto-attribuirsi un gettone di presenza di 78 euro a testa per ciascuna riunione. La decisione è stata già applicata.
 
No comment.
 
* Consigliere nazionale della Fnsi, esponente di Puntoeacapo

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