CASAGIT, UNA MOZIONE BIPARTISAN A DIFESA DELLA PARITA’ DI GENERE PROPOSTA DA PUNTOEACAPO

di Barbara Corrao *

“Le donne sono una componente essenziale della società….”. Comincia così la mozione presentata da Puntoeacapo all’assemblea dei delegati riuniti a Roma per rinnovare consiglio d’amministrazione e collegio sindacale di Casagit.

Cosa c’entrava, in quell’assemblea, una mozione che vuole promuovere una modifica dello statuto della nostra Cassa per fare in modo che vi sia un’adeguata rappresentanza di genere negli organi di vertice? C’entra eccome perché la lista di maggioranza su 9 consiglieri ha proposto soltanto una donna; nessuna candidata era poi indicata per il collegio sindacale per il quale si proponevano due uomini. Diversa, anche in questo, la scelta di Puntoeacapo che ha diviso 50-50 i due consiglieri proposti e poi eletti, Corrado Chiominto e Rossella Lama.

Ci è sembrato che ritrovarsi così lontani dalla società civile in cui le donne lavorano e si affermano sempre più,  fosse davvero inaccettabile tanto più per una categoria, quella di noi giornalisti, che è la prima a dar conto dei cambiamenti in atto nel mondo che ci circonda. Tra questi, va ricordata la legge che impone nei rinnovi dei consigli d’amministrazione delle società quotate che almeno il 30 per cento dei posti sia affidato a donne. Senza contare che garantire una presenza di genere ha un potenziale di cambiamento molto forte e significa, davvero, guardare al futuro.

Arrivare ad un’adeguata presenza femminile negli organismi di vertice della Casagit (e non solo di quella, ovviamente, ma quello era il contesto) è stato un tema su cui <Punto e a capo> ha molto battuto attirando l’attenzione dell’assemblea con tanti interventi partiti dalle nostre delegate e delegati, ma che hanno raccolto l’interesse di molte delegate delle altre componenti e Regioni su un tema assolutamente bipartisan e dove non hanno senso steccati del tipo loro e noi. Per farla breve, la mozione ha raccolto in poco tempo e senza alcuna pregiudiziale di appartenenza, venticinque firme di donne e uomini di tutte le componenti, per ottenere entro sei mesi una riforma dello statuto che garantisca almeno un terzo degli incarichi alla componente di genere sottorappresentata (oggi, le donne; domani anche gli uomini, chissà) nel Cda e nel collegio sindacale.
Fare passare la mozione, qui allegata con le firme di chi l’ha sostenuta, non sarà facile. Oltre all’interesse che abbiamo raccolto, abbiamo verificato anche quante resistenze vi sono non solo fra gli uomini ma anche tra le donne. Molte colleghe, infatti, ritengono una diminutio accettare una quota di riserva come se, è stato detto in alcuni interventi, non fosse la competenza l’unico faro su cui basare le scelte. E’ una preoccupazione comprensibile ma la realtà purtroppo dimostra che non bastano le competenze per valorizzare, come merita, la presenza femminile ai vertici. Spesso scattano altre logiche che invece penalizzano le donne anche quando sono più competenti dei propri colleghi uomini come vediamo nella loro presenza alla guida delle banche, delle imprese, dei giornali.
Soprattutto, e questo è un fatto importante su cui riflettere, una soglia minima di 4 consiglieri-donna su 11, aprirebbe spazi di cambiamento rilevanti, con benefici sugli assetti e sulla gestione di Casagit. E forse anche potrebbe mettere in moto la partecipazione alle elezioni dei delegati, elezioni a cui intervengono oggi circa 5.000 colleghi su oltre 20.000 aventi diritto forse anche demotivati dal pensare che, tanto, tutto rimane com’è.

* Delegato Casagit, esponente di Puntoeacapo

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Ecco il testo della mozione

“Le donne sono una componente essenziale della società. Proponiamo al consiglio d’amministrazione della Casagit  di impegnarsi per adottare nell’arco dei prossimi 6 mesi una proposta di modifica dello statuto che garantisca una presenza di almeno un terzo del genere sottorappresentato nel Cda e nel Collegio dei sindaci, in linea con la legge nazionale valida per le società quotate.”

Seguono le firme:

Barbara Corrao (prima firmataria), Stefano Ferrante, Alessia Schiaffini, Fiammetta Cucurnia, Manuela Perrone, Simonetta Di Pillo, Stefania Tamburello, Rossella Lama, Corrado Chiominto, Francesco Grignetti, Barbara Bisazza, M.Antonietta Filippini, Laura Barsottini, Carola Vai, Elena Golino, Fabio Paci, Giorgio Pacifici, Gerardo Pelosi, Liliana Madeo, Francesco Di Mario, Giorgio Frasca Polara, Giovanni Innamorati, Clara Lanati, Silvia Golfari

 

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