La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che integra il reato di sostituzione di persona (art. 494 cod. pen.), la condotta di colui che crei ed utilizzi un “profilo” su social network, utilizzando abusivamente l’effige di una persona del tutto inconsapevole, al fine di comunicare con altri iscritti e di condividere materiale in rete.
Sentenza n. 25774 udienza del 23 aprile 2014 – depositata il 16 giugno 2014 (Presidente P. Dubolino, Relatore F. Lignola)
Il testo completo della motivazione della sentenza è scaricabile dal sito:
http://www.cortedicassazione.it/Documenti/2014_25774.pdf
Grazie alla segnalazione di Pierluigi Franz
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