INPGI, AI SINDACATI 2,5 MILIONI DI EURO DEGLI ISCRITTI. INPGI FUTURO VOTA NO IN CDA

di Carlo Chianura *

Quanto costeranno nel 2015 agli iscritti dell’Inpgi i servizi di assistenza dell’istituto? 2.449.325 euro. Troppi? Pochi? Di sicuro c’è che questi soldi finiranno tutti nelle casse del sindacato unico dei giornalisti e delle associazioni regionali. Una vera e propria situazione di monopolio, con quattrini provenienti dalle risorse di tutti gli iscritti all’istituto. Di tutti, anche dei tanti che non hanno o non hanno più la tessera del sindacato. Inpgi Futuro ha votato no a questa delibera del Cda Inpgi.

Nella riunione odierna del consiglio di amministrazione si è discussa la delibera che, puntuale come ogni anno, finanzia generosamente i servizi svolti sul territorio. Sono intervenuto anzitutto per fare notare una anomalia: stavo apprendendo solo in quel momento i particolari della delibera. In quelle condizioni non mi ritenevo in grado di poter esprimere un voto consapevole.

Ho chiesto dunque di acquisire le rendicontazioni delle singole associazioni e della stessa Federazione della Stampa per poterle esaminare con la dovuta attenzione, chiedendo il rinvio del voto e invitando gli altri colleghi – che come me avevano potuto dare un’occhiata o poco più alle carte – di associarsi a questa mia richiesta.

Come si vede dalla tabella che pubblichiamo sotto, i finanziamenti vanno dai 27.000 euro della Val d’Aosta ai 385.000 euro della Lombardia. Un contributo tradizionale, erogato non si capisce a quale scopo, beneficia la Fnsi di ben 280.000 euro.
Il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese ha fatto presente che il collegio dei sindaci, cui tocca l’esame delle pezze d’appoggio che giustificano il finanziamento, non ha eccepito nulla sulla delibera. Sono seguiti gli interventi di altri consiglieri, per primo il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso, che si sono opposti alla mia proposta di rinvio del voto.

A quel punto ho chiesto di nuovo la parola per entrare brevemente nel merito. E ribadire che non chiedevo di esaminare le pezze d’appoggio ma i rendiconti analitici. E per far notare che stavamo votando al buio un provvedimento di cui in quella sede non potevamo verificare alcunché.

Ho sottolineato che ipotizziamo sacrifici per le prestazioni degli iscritti, ma non riduciamo di un euro i contributi per la Fnsi e le associazioni regionali. Quasi 2 milioni e mezzo, che non sono di più soltanto perché l’associazione campana si è sciolta e, curiosamente, si scopre che per i colleghi campani il servizio si potrà comunque svolgere riconoscendo un rimborso spese al fiduciario regionale di 6.513 euro. E qui spunta un’altra cosa che non torna. Chiediamo: non ci sarà un servizio adeguato per i giornalisti della Campania, è particolarmente bravo quel fiduciario, o si scopre che lo scioglimento della associazione campana ha ridimensionato d’incanto i costi di questo servizio?

Ma allora a che servono tutti questi soldi? A pagare un servizio effettivo o a finanziare indirettamente e con i soldi di tutti il sindacato?

Altre domande. Quanto costa ogni singola pratica trattata nelle strutture regionali? Perché non ipotizzare una sinergia con le strutture della Casagit, spesso ospitate fisicamente negli stessi locali delle strutture Inpgi? Quante spese Inpgi sono duplicate con i conributi pagati dalla Casagit? Ci si risponde: sta nello Statuto Inpgi che l’istituto si debba rivolgere alle associazioni regionali per offrire servizi agli iscritti. Ma se è così, non sono quelle relative a queste generose elargizioni le vere modifiche necessarie allo Statuto? Non siamo forse di fronte al paradosso che o sei iscritto al sindacato pagando lo 0,30 % di trattenuta sullo stipendio o la pensione, oppure… sei comunque iscritto al sindacato e la quota la paga l’Inpgi con i soldi di tutti?

La consigliera di Inpgi Futuro Silvana Mazzocchi ha votato assieme a me contro questa delibera.

Come amministratore, oltre che come iscritto, cercherò di dare risposte a queste ad altre domande.

* Cda Inpgi per Inpgi Futuro, portavoce di Puntoeacapo

 

ECCO I DATI SUI FINANZIAMENTI ALLA FNSI E ALLE ASSOCIAZIONI, REGIONE PER REGIONE

FNSI                                                   280.195,00

PIEMONTE                                         138.773,00

VAL D’AOSTA                                       27.394,00

LOMBARDIA                                      385.232,00

VENETO                                              130.486,00

TRENTINO ALTO ADIGE                      82.065,00

FRIULI VENEZIA GIULIA                     92.705,00

LIGURIA                                                 86.570,00

EMILIA ROMAGNA                              138.769,00

MARCHE                                                  67.793,00

TOSCANA                                              138.779,00

UMBRIA                                                   46.636,00

ABRUZZO                                                 46.708,00

LAZIO                                                     355.695,00

CAMPANIA                                                        0

CALABRIA                                                82.085,00

PUGLIA                                                  105.985,00

BASILICATA                                             31.165,00

SICILIA                                                  112.649,00

SARDEGNA                                               69.735,00

MOLISE                                                     27.730,00

TOTALE                                                 2.449.325,00

 

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