INPGI, IL GIALLO DELLA DOPPIA DELIBERA SUL BILANCIO. MA IL COLLEGIO SINDACALE NON CI STA

Un retroscena clamoroso rivelatore della gravità della situazione dell’Inpgi e nello stesso tempo di un clima nettamente cambiato nella rappresentanza dell’istituto. E di uno scontro istituzionale senza precedenti.

Nella serata del 27 aprile è stata recapitata nella casella dei consiglieri generali una mail contenente i materiali di discussione del consiglio in programma il giorno successivo.

Al punto B1 era contenuta la delibera di approvazione del Bilancio consuntivo 2015, nella quale si scriveva semplicemente che il collegio sindacale aveva espresso “parere favorevole alla sua approvazione”.

Una mezza verità, dunque una mezza bugia. Perché il via libera del collegio sindacale, profondamente rinnovato sia nella componente giornalistica che in quella ministeriale, era condizionato da una precisazione tutt’altro che formale: un ok collegato alla considerazione che il forte disavanzo della gestione previdenziale (112 milioni) era stato coperto dalle plusvalenze immobiliari conseguenti al conferimento degli immobili al Fondo Giovanni Amendola. Le famose plusvalenze di carta, indicate nel documento messo a verbale il 20 aprile dai consiglieri di Inpgi Futuro Carlo Chianura e Paola Cascella.

La mossa della presidenza e della direzione generale di cassare il sì con riserva dei sindaci sarebbe stata oggetto di una secca precisazione del collegio.

Risultato: nella versione definitiva della delibera consegnata il 28 aprile ai consiglieri generali per incanto è ricomparsa la precisazione sul sì condizionato alla valutazione negativa sulle plusvalenze di carta.

Di sicuro in futuro ci sarà più attenzione.

 

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