INPGI, IL COMITATO INQUILINI: SULLA VENDITA DELLE CASE PREZZI ALTI E FUORI MERCATO

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il 16 settembre si è tenuto l’incontro tra una delegazione del Comitato Giornalisti Inquilini Inpgi (8 colleghi) e la Sgr Investire rappresentata dal dott. Carlo Palmeri e dal dott. Polito, che ringraziamo per la loro disponibilità. Nell’incontro di quasi 3 ore ci sono stati forniti informazioni e dettagli chiari che finora come giornalisti e inquilini, quindi doppiamente interessati alla dismissione del patrimonio immobiliare del nostro ente previdenziale, non avevamo mai avuto. Né dall’Istituto né da qualsiasi altra rappresentanza di categoria. Ecco i punti salienti.

 

Molto interessante è risultata la parte relativa all’accesso ai mutui (accordi con 7 banche interpellate) e alle tutele di chi non può o non vuole comprare (nuovo contratto 5+3+2 nello stesso appartamento per giornalisti e dipendenti Istituto, rinnovo vincolato ad alcune condizioni per gli altri inquilini). Ne parliamo in un’apposita “Guida” tecnica. Rischiano però di essere solo “specchietti per le allodole” a fronte della questione centrale.

  • I PREZZI DI VENDITA “SCONTATI” DEL 20% SONO AI MASSIMI DEL MERCATO E SPESSO OLTRE. Vale sia per i prezzi medi degli gli immobili già in vendita resi noti, sia per i valori generici e a titolo indicativo emersi nell’incontro per gli altri immobili.
  • I PREZZI DI VENDITA “AL MASSIMO” SONO DETTATI DAL CDA DELL’INPGI (delibera 14 giugno 2016). LA SGR “NON PUO’ TRATTARE”.
  • QUESTI I CRITERI CON CUI SONO DETERMINATI I PREZZI DI VENDITA. Così,a precise domande, ci sono stati spiegati nell’incontro: un software dedicato di Sgr analizza tutte le offerte di vendita (in prevalenza delle agenzie) su internet per quella via, vengono consultate agenzie immobiliari di zona (praticamente la stessa fonte) e – dulcis in fundo – la stima di apporto degli immobili (in pratica il loro valore “stimato” e quindi il loro “prezzo”) al Fondo redatta 3 anni fa dal cd. “esperto indipendente” confrontata con la perizia del nuovo “esperto indipendente” che registra una diminuzione di tali valori (non ci è stata precisata la diminuzione in percentuale). Con il massimo rispetto per la professionalità della Sgr, riteniamo che tali criteri siano contestabili.

 

Non possiamo dunque che confermare le perplessità e i dubbi sulla mancanza di trasparenza e opacità dell’intera operazione.

  • CON I PREZZI “AL MASSIMO” MOLTISSIME CASE RESTERANNO INVENDUTE (E CERTAMENTE INVENDUTE AI GIORNALISTI), DISATTENDENDO PLATEALMENTE L’OBIETTIVO DICHIARATO DI FAR CASSA al fine di affrontare la criticità, per usare un eufemismo, dei conti Inpgi.
  • CON TALI CRITERI LE STESSE TUTELE PREVISTE e DEL TUTTO CONDIVISIBILI PER CHI NON COMPRA SONO UN BOOMERANG: PUO’ ESSERE CONFORTANTE L’IDEA DI POTER RIMANERE ALTRI 10 ANNI (5+3+2) NELLA PROPRIA CASA, MA GLI AFFITTI TROPPO ALTI E – A NOSTRO AVVISO – FUORI MERCATO CONTINUERANNO L’OPERA DI SVUOTAMENTO DELLE CASE DEI GIORNALISTI DAI GIORNALISTI, SOSTITUITI – QUANDO E SE GLI APPARTAMENTI VENGONO RIAFFITTATI – DA GIOIELLIERI, IMPRENDITORI, ANCHE ADDETTI DEL SETTORE IMMOBILIARE… E’ GIUSTO, EQUO, IN LINEA CON UN ENTE CHE HA COME “RAGIONE SOCIALE” LA PREVIDENZA E L’ASSISTENZA DEI GIORNALISTI? TUTTO CORRETTO, TUTTO SECONDO LEGGE?
  • GLI IMMOBILI IN CUI NON SARA’ RAGGIUNTA UNA CERTA PERCENTUALE (NON CI E’ STATA PRECISATA) DI ADESIONI ALL’ACQUISTO – ha confermato la Sgr – SARANNO RITIRATI DALLA VENDITA. E DUNQUE?

 

RITENIAMO CHE:

  1. LA DISMISSIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE E’ UNA MISURA D’EMERGENZA CHE PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO CHE SI DICE DI VOLER RAGGIUNGERE – cioè dare temporaneamente ossigeno alle casse dell’Inpgi – va fatta bene per chi vende e per chi compra, IN TEMPI RAPIDI E CERTI.
  2. NON SI FA “PREVIDENZA” VENDENDO LE CASE (misura straordinaria e irripetibile). SI FA PREVIDENZA AVVIANDO UN’AZIONE DI RECUPERO DELL’ENORME EVASIONE/ELUSIONE CONTRIBUTIVA E CERCANDO DI RISTABILIRE l’EQUILIBRIO TRA ENTRATE (GETTITO CONTRIBUTIVO) E USCITE (PENSIONI E PRESTAZIONI EROGATE).
  3. CHI NEGA QUESTA OVVIETA’ O NON SA DI CHE PARLA O E’ IN MALAFEDE.
  4. Per essere estremamente chiari QUALORA – E RIBADIAMO SE – DOVESSE EMERGERE CHE LA STIMA 2013 DI APPORTO DEGLI IMMOBILI NEL FONDO – CHE CHIEDIAMO VENGA RESA FINALMENTE PUBBLICA O ALMENO PORTATA A CONOSCENZA DEI SINDACI INPGI – RISULTI TROPPO “OTTIMISTICA”, LA RESPONSABILITA’ NON PUO’ ESSERE CERTO ROVESCIATA SUI GIORNALISTI INQUILINI CHE HANNO GIA’ ABBONDANTEMENTE PAGATO – COME GIORNALISTI E COME INQUILINI – IL PREZZO DELLA COSIDDETTA CRISI E SOPRATTUTTO DI COME E’ STATA AFFRONTATA E GESTITA.    

 

ALLA LUCE DELL’INCONTRO PERTANTO RIBADIAMO LE NOSTRE RICHIESTE, PRECISANDOLE E INTEGRANDOLE.

  • NO AL “PREZZO MASSIMO”, SI’ AL “PREZZO CONGRUO”;
  • “PROPENSIONE ALL’ACQUISTO” manifestata dagli inquilini per individuare le tranche degli immobili da vendere (4 in 12 mesi, la prossima a novembre)anziché l’attuale criterio “commerciale” non meglio precisato;
  • PREZZO DI VENDITA PARAMETRATO ALLA FORCHETTA PIU’ BASSA DELLE STIME DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO;
  • POSSIBILITA’ PER GLI INQUILINI DI RIVOLGERSI ALL’AGENZIA DEL TERRITORIO PER STIMARE IL “PREZZO CONGRUO”: per quale motivo si può non volere il coinvolgimento di un “giudice” terzo e di un’articolazione dello Stato quale l’Agenzia del territorio per la dismissione del patrimonio di un Ente previdenziale sottoposto ai poteri di vigilanza di quello stesso Stato (Corte dei Conti, Presidenza del Consiglio, ministero dell’Economia, ministero del Lavoro)?
  • NELLA DEFINIZIONE DEL PREZZO VA TENUTO CONTO DA QUANTO TEMPO L’INQUILINO E’ NELL’IMMOBILE (le stesse condizioni non possono essere applicate a chi paga l’affitto da 10-15 e a chi è entrato da due mesi…), oltre a: VETUSTA’ DELL’IMMOBILE, POSIZIONE, ANNO DI COSTRUZIONE, INTERVENTI DI MANUTENZIONE e altri fattori che vanno a comporre il valore reale (servizi pubblici, servizi di trasporto, ecc.) per stabilire il “PREZZO CONGRUO;
  • AL PARI VANNO SALVAGUARDATI I DIRITTI DI QUEI COLLEGHI COME DEGLI ALTRI INQUILINI DIVENTATI DA POCO AFFITTUARI INPGI SOBBARCANDOSI ONEROSISSIMI COSTI DI RISTRUTTURAZIONE;
  • DIRITTO DI PRELAZIONE. I rappresentanti della SGR hanno confermato che le lettere che tra poco saranno inviate agli inquilini della prima tranche di vendite non fanno riferimento al “diritto di prelazione” (presente nei contratti fino al 2012…) ma all’ “opzione” d’acquisto. Questo, secondo la Sgr, per tutelare al meglio l’inquilino (eserciterebbe il diritto di prelazione anche nel caso in cui l’appartamento invenduto venga messo nuovamente messo in vendita ad un prezzo inferiore). Ce ne rallegriamo. Ma è evidente che va scritto per bene “nero su bianco”.

 

ABBIAMO INOLTRE SEGNALATO ALLA SGR I CASI SEMPRE PIU’ NUMEROSI RIFERITI DA COLLEGHI DEI VARI IMMOBILI DI NUOVI INQUILINI – invariabilmente non giornalisti – che sarebbero arrivati anche a ridosso della delibera del Cda (14 giugno 2016) sulle dismissioni, decisione resa pubblica fin dal dicembre 2015. Abbiamo chiesto a InvestiRe, come faremo con l’Inpgi, la massima chiarezza anche su questo.

DA ULTIMO, MA NON ULTIMO. Nell’incontro abbiamo evidenziato, condividendolo, quanto affermato da Alessandra Spitz, membro del Comitato di gestione del Fondo “G. Amendola”, che ringraziamo per essersi fatta portavoce di alcune nostre richieste (ad esempio, che si tenga conto da quando si è inquilini Inpgi). In un intervento (sul sito “puntoeacapo.org” A. Spitz) denuncia come “i più importanti organi amministrativi dell’Inpgi”, compreso il Comitato di gestione di cui fa parte, di fatto hanno appreso i prezzi medi di vendita da un comunicato del Siai dopo la riunione Sgr-sindacati inquilini del 9 settembre. Il dott. Palmeri ci ha risposto che quelle stesse tabelle dei prezzi sono state sottoposte “circa una settimana prima” al Comitato di gestione del Fondo e i prezzi di vendita sono l’applicazione delle direttive decise dal Cda dell’Inpgi e formalizzate dalla delibera del 14 giugno (peggiorative in alcuni punti della proposta precedentemente avanzata da Sgr InvestiRe).

Poiché non abbiamo alcun motivo di dubitare della parola di A. Spitz né di quella della Sgr, vogliamo la massima chiarezza.

Per questo il Comitato Giornalisti Inquilini Inpgi chiede un incontro con la massima urgenza ai 7 membri del Comitato di gestione Fondo immobiliare “G. Amendola”.

COMITATO GIORNALISTI INQUILINI INPGI (via Sanzeno, Mendola, Misurina, Trionfale, Casaletto, Lincei, Chini)

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