CONTRATTO DI LAVORO, 4 IDEE DA PUNTOEACAPO

di Corrado Giustiniani *

Quattro idee da Puntoeacapo sul rinnovo del contratto di lavoro giornalistico.

 

  1. Gli scatti di anzianità vanno assolutamente salvaguardati, non soltanto come difesa delle retribuzioni dal carovita, ma anche, se non soprattutto, come unica tutela per quei colleghi che difendono la propria autonomia a costo di sacrificare la carriera.
  2. Va respinta la richiesta degli editori di poter licenziare i redattori capi. Questa norma sarebbe un ulteriore attentato all’indipendenza dell’informazione, e trasformerebbe i quadri di ogni testata in soldatini ligi alle logiche di potere perseguite dagli editori, nel timore di essere rimossi.
  3. Per tentare di rendere i direttori meno dipendenti dal diktat degli editori e più responsabili verso le loro redazioni, occorre introdurre il voto di gradimento di “mid-term”. A due anni dalla nomina, dovrebbe cioè svolgersi una seconda consultazione dei giornalisti, per verificare il rispetto del programma di insediamento.
  4. Occorre riproporre in più punti del contratto norme che tutelino la qualità dell’informazione. In particolare, dopo la pratica condanna a morte della figura dell’inviato speciale, bisogna ripristinare assolutamente un percorso di carriera per chi scriva e voglia essere testimone diretto dei fatti, introducendo la qualifica di “redattore esperto”, equipollente a quella di vice o caposervizio, e quella di “redattore speciale” (o altro nome) equivalente a viceredattore capo.

Un percorso che preveda insomma almeno due step. Ed è assolutamente necessario prevedere una quota percentuale minima di reporter, redattori esperti o come li vogliamo chiamare, calcolata sul totale dei redattori, che le aziende si impegnano a nominare in un certo arco temporale: ad esempio, il 20 per cento dei redattori articolo 1 nell’arco di tre anni.

Senza questo vincolo numerico le aziende potrebbero accogliere il principio, ma non nominare mai nessun redattore esperto. * Consigliere Nazionale della Fnsi per Puntoeacapo, Cdr del Messaggero

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*