FNSI, UNA MACCHIA SUL SINDACATO DEI GIORNALISTI

Una firma falsa ha sottratto un consigliere nazionale alla componente di Puntoeacapo a vantaggio della corrente di maggioranza della Fnsi. Un giornalista novantenne (per regolamento l’anzianità vince) è stato prima eletto a sua insaputa all’ultimo Congresso di Bergamo, al quale non era nemmeno presente. E poi, via fax, con firma non autentica ma a lui attribuita, è stato “dimissionato” per favorire l’ingresso di un altro candidato di maggioranza. Con questa gravissima irregolarità, si è svolto giovedì a Roma il primo Consiglio nazionale del nuovo parlamento della Fnsi.

Scoperto l’inganno, Puntoeacapo nelle scorse settimane si era invano rivolta al presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale, e al segretario Franco Siddi perché, con un gesto di autotutela, ristabilissero l’esito corretto delle elezioni federali,  restituendo credibilità al sindacato unitario dei giornalisti, e a Stefano Trincia il ruolo di consigliere nazionale sottratto con un palese falso documentale con contorno di altri gravi elementi di nullità.
 
Il presidente e il segretario della Fnsi hanno fatto da Ponzio Pilato: se ne sono lavati le mani e hanno affidato la patata bollente al presidente dell’Associazione stampa romana Rita Mattei. In apertura dei lavori del nuovo parlamento sindacale dei giornalisti, Silvana Mazzocchi, consigliere nazionale di Puntoeacapo, ha denunciato il gravissimo strappo alle regole, che intacca i valori etici dei giornalisti e il loro imprescindibile dovere al rispetto delle norme. Ha annunciato che Puntoeacapo farà valere le sue ragioni in tutte le sedi competenti, anche giudiziarie.

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