ELEZIONI INPGI: OCCUPAZIONE, PRECARIATO, WELFARE, LE EMERGENZE NEL PROGRAMMA DI INPGI FUTURO

di Silvana Mazzocchi*

In questo momento di grande difficoltà per l’economia del nostro Paese, noi dovremo garantire, nella massima trasparenza, alcuni obiettivi fondamentali. A questo lavoreranno i candidati di Inpgi Futuro.

Faccio parte del Consiglio d’amministrazione uscente dell’Inpgi e posso assicurare che tutti noi, eletti per le componenti di opposizione, in questi quattro anni, abbiamo sempre svolto il nostro compito con spirito vigile e costruttivo e abbiamo condiviso il lavoro del gruppo dirigente fino a raggiungere gli ottimi risultati ottenuti dall’Istituto anche in questo 2011, segnato dalla crisi che ha investito sia il sistema editoriale che l’economia italiana.

Il quadriennio non è stato facile: come ampiamente previsto da Puntoeacapo i quasi mille prepensionamenti che sono maturati tra il 2010 e il 2011 grazie alla legge 416 e agli accordi sindacali di cui noi non abbiamo mai smesso di sottolineare i nefasti effetti, hanno portato l’Inpgi  a registrare, per la prima volta, uno sforamento dei parametri contributivi, che sono la forza  fondante dell’ Istituto di previdenza.  E,  per la prima volta, il rapporto tra le uscite per le pensioni e le entrate per i contributi è risultato pari a 101,13. Il che vuol dire che per ogni 100 euro in entrata corrisponde una spesa di 101,13 euro.

In questa situazione non rosea, con senso della responsabilità, già all’inizio del 2011 abbiamo dato il via a quella riforma in tre capitoli che, varata a luglio e approvata dai ministeri competenti nel novembre scorso , ha messo in sicurezza i conti dell’Istituto per i prossimi decenni. E abbiamo contribuito a garantire una gestione del patrimonio finanziario che ha reso possibile chiudere il bilancio annuale con oltre sessanta milioni di euro di attivo.

Oggi l’Inpgi ha circa 70.000 iscritti, è un istituto solido e, con buona pace della ministra Fornero che ha lanciato dubbi infondati sulla sostenibilità dell’Istituto, i suoi bilanci sono stati approvati  (come legge vuole) da ben otto organismi di controllo. E sono state poste le basi per il futuro:  grazie alla recente riforma, l’Inpgi ha aumentato l’aliquota a carico degli editori dall’1 al 3%  e ha deliberato una serie di sgravi contributivi allo scopo di favorire le assunzioni dei colleghi con contratti non a termine.  Due risultati che comparivano in testa agli impegni che la lista di “Inpgi si cambia” (di cui Puntoeacapo è stata la componente portante), si era assunta durante la campagna elettorale di  quattro anni fa.

Infine, a proposito della necessaria  riforma che ha innalzato gradualmente l’età pensionabile delle donne da 60 a 65 anni, noi ci siamo impegnate/i per ottenere le agevolazioni contenute nel testo: sconti  sulle penalizzazioni riguardanti le colleghe che sceglieranno di andare comunque  in pensione prima dell’età prevista dalla griglia (la riforma andrà a regime in dieci anni) e l’obiettivo di varare altre misure di wellfare per le donne chiamate ad affrontare le conseguenze di un cambiamento indispensabile, ma certamente pesante.

La sfida che ci attende è enorme. La manovra Salva Italia, ci ha imposto di garantire entro il 30 giugno 2012 la sostenibilità  dell’Istituto a 50 anni da oggi (Il tetto era stato da poco alzato da 15 a 30 anni). Attualmente, grazie al lavoro svolto, siamo già sulla soglia dei 48. E dunque  ce la faremo!
Ma non basta. In questo momento di grande difficoltà per l’economia del nostro Paese , noi dovremo garantire, nella massima trasparenza, alcuni obiettivi fondamentali:

Sviluppare l’occupazione incentivando i contratti non a termine.

Garantire le misure di wellfare ai meno fortunati, ai colleghi che svolgono lavoro autonomo, alle donne, ai pensionati che si vedono erodere le loro entrate  da nuove tasse, dall’aumento del costo della vita e dal blocco delle rivalutazioni.

Vigilare che il sistema degli ammortizzatori sociali  venga esteso anche a quei settori della categoria che ora ne sono esclusi.

Tagliare le spese dell’Istituto attraverso una riforma dello Statuto che razionalizzi la consistenza delle rappresentanze regionali e il lavoro svolto dagli organi collegiali e dalle commissioni

Ottenere nuove e necessarie garanzie per il gran numero di lavoratori autonomi iscritti all’Inpgi 2

 

La lista di Inpgi Futuro è formata da donne e uomini d’esperienza e competenza. Noi non abbiamo poltrone da distribuire o cariche da elargire, ma ormai da dieci anni ,con il nostro lavoro, abbiamo dimostrato di riuscire a onorare i nostri programmi con efficienza, lealtà e trasparenza. Oggi ci sentiamo di poter rinnovare il nostro impegno, con entusiasmo e determinazione.

Per un INPGI FUTURO a garanzia del futuro di tutti i colleghi. 

* Consigliere di amministrazione uscente dell’Inpgi, fondatrice di Puntoeacapo

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