PRECARI IN MOVIMENTO, L’IMPEGNO DI PUNTOEACAPO

di Gianluca Cicinelli *

La tormentata vicenda dei precari nel sindacato giornalisti del Lazio è culminata nello scioglimento della Consulta Freelance.

Innescato dalle dimissioni della vicepresidente Maria Giovanna Faiella, lo scioglimento della Consulta, un organo comunque non previsto nello statuto dell’Associazione Stampa Romana, apre uno scenario inedito nella rappresentanza sindacale dei ruoli atipici e non garantiti del giornalismo. La versione ufficiale è che la Consulta rischiava di essere un doppione della Commissione regionale lavoro autonomo, ma la notizia va letta come il fallimento di un organismo imposto dall’alto e tenuto in piedi esclusivamente dal lavoro di pochissimi colleghi.

Nel mezzo di questa crisi si sono svolte le elezioni per l’Inpgi, dove la questione precari è salita per la prima volta con prepotenza alla ribalta, con la presenza di liste di soli atipici in alcune regioni, tranne in quelle dove avrebbero potuto portare via molti voti alla maggioranza che governa l’istituto di previdenza.

Pressata dal ritrovato attivismo dei precari, la dirigenza di Asr ha finalmente approvato, due giorni prima delle elezioni, la riduzione della quota per l’iscrizione al sindacato dei lavoratori autonomi a basso reddito, una proposta presentata da Puntoeacapo e approvata all’unanimità dal congresso di Stampa Romana del dicembre 2010. Meglio tardi che mai. Comunque un segnale dell’irrompere sulla scena, senza più molti argini, della questione lavoro atipico nelle redazioni, della difficoltà per la maggioranza di Asr e Fnsi di “controllare” un fenomeno che sta riscrivendo la composizione dei rapporti di forza nella stampa italiana.   

A prendere il posto della vecchia consulta sarà il neonato Coordinamento Lavoro Autonomo Atipico e Precario, che lavorerà a stretto contatto, questa l’intenzione dichiarata, con la Commissione regionale lavoro autonomo, che è composta da 5 membri. Il metodo purtroppo è sempre lo stesso: organismi nominati dall’alto. Sarebbe stato un segnale di buona volontà, per esempio, consentire al coordinamento di nominare da solo i suoi rappresentanti dimostrando che il problema del sindacato è la soluzione dei problemi contrattuali anzichè quelli del potere interno ad Asr.

A coordinare il nuovo organismo, che dovrà stabilire dei dipartimenti tematici, la collega Moira di Mario. L’appello del segretario Asr Paolo Butturini all’impegno di tutti sulla questione, indice di difficoltà nel contenere la questione precari con i consueti diktat, è stato rivolto anche ai colleghi di Errori di Stampa, associazione con un piede fuori e l’altro dentro al sindacato, che nell’inverno scorso si è scorrettamente appropriato della sigla del Coordinamento precari romani, che era invece un insieme di esperienze che comprendeva altre realtà di precariato e lavoro autonomo: i metodi della maggioranza Asr insegnano a molti la strada.

Proprio Errori di Stampa ha convocato un’assemblea domenica 18 marzo a Roma, alla Città dell’Altraeconomia a Testaccio, per confrontare esperienze ed elaborare proposte. Ci sarà anche Puntoeacapo, come saremo presenti individualmente nel nuovo coordinamento, per dare il nostro contributo alle tematiche del lavoro autonomo, seguendo la linea che teniamo ferma della difesa dei giornalisti tutti, precari, garantiti e pensionati, sapendo che i nostri “nemici”, i nemici dei diritti dei giornalisti sono gli editori.

Un punto, quello della difesa dei precari, che porteremo avanti soprattutto nei prossimi mesi che preparano la scadenza del contratto di categoria. Perchè se a parole tutti difendono il nuovo soggetto di lavoro atipico che avanza, nei fatti quasi tutti dimenticano che a determinare l’attuale situazione che permette agli editori di fare carne da macello dei giornalisti, con stati di crisi fittizi, prepensionamenti indiscriminati, articoli pagati pochi euro ai collaboratori, è stato il contratto del 2009, firmato dalla Fnsi.

Nessuna proposta sarà quindi credibile se non metterà mano nella sostanza a strumenti che restituiscano ai giornalisti la dignità qualitativa ed economica del loro lavoro. In ogni luogo dove si discuterà seriamente di queste tematiche Puntoacapo sarà presente e porterà il suo contributo di esperienza e proposte.   

* Consigliere di Stampa Romana, esponente di Puntoeacapo

 

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