INPGI, LA CORTE DEI CONTI: IMPORTANTE FLESSIONE DELL’AVANZO, VALUTARE I RISCHI

La Corte dei conti segnala una importante flessione dell’attivo dell’Inpgi e avverte: “Necessario valutare i rischi”. La preoccupazione di Puntoeacapo.

Oggi la Corte ha riferito al Parlamento sulla gestione finanziaria dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ‘Giovanni Amendola’ per l’esercizio 2011. Nel 2011 i risultati economici della Gestione principale segnano, con un avanzo economico di 12,741 milioni, quella che corte definisce “una importante flessione sul saldo dell’esercizio precedente che era pari a 67,783 milioni”.

Per quanto riguarda, in particolare la gestione previdenziale e assistenziale, essa chiude in negativo per 1,303 milioni, con un tasso di decremento dei ricavi sul precedente esercizio dell’1,64 per cento e di aumento dei costi del 6,67 per cento. “Elemento di preoccupazione” è costituito dalla diminuzione nel 2011 del gettito contributivo Ivs “per oltre quattro milioni e più in generale dalla diversa velocità di crescita della spesa per pensioni (28,7 per cento nel quinquennio 2007-2011) e delle entrate per contributi (5,68 per cento nel medesimo arco temporale)”.

Per porre rimedio a questi profili di criticità l’Inpgi ha approvato nel luglio del 2011 una serie di misure volte all’innalzamento graduale dei contributi IVS e all’aumento dell’età pensionabile delle donne giornaliste, nonché a incentivare le assunzioni. “Interventi non privi di efficacia” secondo la corte “e valsi, secondo le aggiornate previsioni attuariali di medio-lungo periodo, ad assicurare la progressiva crescita del patrimonio e una più solida tenuta tecnica dell’indice di garanzia dato dal rapporto tra valore del patrimonio e riserva legale”.

Permane, secondo la Corte, peraltro anche nelle aggiornate valutazioni attuariali relative al cinquantennio 2009-2059 “un periodo di squilibrio nel rapporto tra contributi e prestazioni per oltre quindici anni (dal 2023 al 2040)”.

La gestione del patrimonio mobiliare è nel 2011 in netta diminuzione sull’esercizio precedente, con un risultato del portafoglio (ai valori di mercato) di 25,203 milioni, contro i 66,976 milioni del 2010. Resta, a giudizio della Corte, “la necessità per gli amministratori della Cassa della sempre attenta valutazione dei fattori di rischio connessi alle singole linee d’investimento”.
Quanto alla Gestione separata, attiva, peraltro, soltanto dal 1996, non si ravvisano problemi di tenuta della gestione nel medio/lungo periodo. Il 2011 chiude con un avanzo economico di 46,1 milioni, per il contributo determinante del saldo della gestione previdenziale.

Già in sede di consiglio di amministrazione, i due consiglieri di Inpgi Futuro Carlo Chianura e Silvana Mazzocchi hanno messo in rilievo l’importanza di azioni di contrasto dell’attuale congiuntura che si riflettano in maniera strutturale sui conti dell’Istituto. Prima fra tutti la lotta a tutti gli stati di crisi ingiustificati chiesti e concessi in questi ultimi anni e la necessità di modifiche fondamentali agli accordi esistenti tra Fnsi, Fieg e lo stesso Inpgi.

Puntoeacapo esprime forte preoccupazione per la situazione e conferma la propria iniziativa politico-sindacale in tutte le sedi in cui è rappresentata.

 

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