INPGI, IL 26 LUGLIO VERTICE CON LA FORNERO SUL FUTURO DELLE CASSE DI PREVIDENZA

Il tappo è saltato e, salvo ripensamenti dell’ultima ora, l’incontro tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e i presidenti delle Casse di previdenza dei professionisti è stato fissato per il 26 luglio*.

Oggetto del contendere, la verifica delle condizioni poste dal decreto cosiddetto “Salva Italia” (201/2011), che imponeva alle Casse private di dimostrare entro il 30 settembre la sostenibilità dei propri bilanci di qui a 50 anni (non più a 30 anni come in precedenza), pena una sorta di commissariamento che si sarebbe realizzato, fra l’altro, con la riduzione delle pensioni in essere dell’1% all’anno
 
La delegazione dei presidenti delle Casse riunite nell’Adepp (una ventina di enti per due milioni di iscritti più le loro famiglie), sarà guidata da Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi, il quale ha subito espresso la sua soddisfazione per l’invito rivolto dal ministro, più volte sollecitato al confronto: “Un appuntamento che arriva dopo diversi mesi di attesa, periodo nel quale molte Casse hanno fatto riforme importanti e altre le stanno portando a termine. Ci presentiamo con le carte in regola, con un netto miglioramento della nostra sostenibilità in un test a cinquanta anni che comunque consideriamo molto severo”.
Fra le Casse che andranno al ministero con i conti in regola c’è sicuramente l’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti, grazie alla riforma approvata nel 2011 che ha assicurato, pur nella difficoltà in cui versa il settore editoriale, un bilancio in attivo e previsioni attuariali rassicuranti. Ma tutto ciò basterà? Dopo il burrascoso incontro del dicembre scorso nella sede della Fnsi, il ministro Fornero ha più volte manifestato scetticismo sulla capacità delle Casse private (tutte indistintamente) di rispettare i severi criteri imposti dalla legge a tutela degli iscritti e dei pensionati. Anche il rinvio (si direbbe fino al termine ultimo, visto che le ferie incombono anche per il governo) del confronto, sarebbe un segnale di non benevola attenzione, anche se non sono mancati, nei mesi scorsi, incontri a livello tecnico che sono serviti quanto meno a sgomberare il terreno da equivoci. Per esempio pare che si sia chiarito che in qualche misura (è da vedere in quale misura) gli interessi del patrimonio delle Casse (per l’Inpgi il patrimonio è rilevante) possono essere contabilizzati ai fini della sostenibilità dei bilanci.
Da ora parlano le cifre. Nella riunione del 26 luglio andrà verificata anche l’intenzione del ministro, manifestata recentemente alla Commissione bicamerale  di controllo sugli enti previdenziali, di procedere ad una progressiva fusione delle Casse dei professionisti per contenere i costi e ridurre il rischio di sostenibilità. Una sorta di modello “Super Inps” proposto anche alle Casse private, che peraltro non tiene conto dei problemi che proprio all’Inps sono stati provocati dall’inglobamento dei bilanci dell’Empals e sopratutto di quelli deficitari dell’Inpdap. Vedremo.

* Articolo dal sito www.ungp.it

 

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