BILANCIO INPGI, IL DISASTRO E’ SERVITO. INTERVENTI IMMEDIATI E SPERIAMO CHE NON SIA TARDI

di Alessandra Spitz *

Il disastro e’ servito: dopo anni di allarmi inascoltati,  il bilancio di assestamento 2014 dell’Inpgi mette a nudo tutto il baratro verso cui e’ stato fatto precipitare l’Istituto.

Le pessime previsioni che erano state fatte ad inizio anno sono nettamente peggiorate a causa della 416 e degli innumerevoli stati di crisi.  Ormai  il valore delle pensioni erogate  ( oltre 444 milioni di euro) supera di quasi 100 milioni di euro all’anno  gli introiti derivanti dai contributi correnti  ( 352 milioni) : un disavanzo strutturale che, neppure il nuovo contratto ha arrestato,  e che , in assenza di interventi drastici e immediati,  portera’ inevitabilmente  l’INPGI al commissariamento.

 Il rinnovo del contratto portera’ infatti nelle casse dell’Inpgi solo 6 milioni di euro in piu’ all’anno : una goccia nel mare delle uscite il cui andamento ha subito una nuova accelerazione , visto che l’Istituto ha speso  per le pensioni quasi 10 milioni di euro in piu’  di quanto preventivato, mentre si registra una drammatica diminuzione dei contributi attivi.

Anche il Welfare continua a correre :  l’onere per i contratti di solidarieta’ e’ aumentato del 61% con una spesa di 16 miloni di euro; le spese per il trattamento di fine rapporto degli iscritti ha registrato addirittura un incremento del 180%, mentre i trattamenti di disoccupazione  sono costati 17,5 milioni di euro ( piu’ 2,65% ) .

Neppure la gestione patrimoniale quest’anno ha dato i risultati sperati,  visto che i ricavi di 79 milioni di euro  sono stati dimezzati da oneri che hanno pesato per il 53% , mentre le spese di struttura, pur in lieve flessione, costano alle casse quasi 26 milioni di euro .

Solo le plusvalenze conseguite  per effetto della rivalutazione del valore degli immobili  conferiti  al fondo immobiliare dell’ Inpgi , pari ad oltre 104 milioni di euro, consentono all’Istituto di chiudere con un bilancio formalmente attivo ma , come si e’ sempre detto, si tratta di una operazione positiva ma che e’ solo un maquillage  contabile i cui effetti cesseranno presto. Come ha ammesso lo stesso Presidente dell’Istituto , Andrea Camporese, nel 2016 , finiti gli effetti dell’operazione, il bilancio dell’Inpgi chiudera’ con un passivo certo di almeno 100 milioni di euro.

L’amara conclusione del bilancio 2104 e’ che le pensioni della categoria sono a serio rischio e , finalmente, se ne sono accorti anche i vertici dell’Inpgi.  Camporese ha infatti  preannunciato che proporra’ una serie di interventi tesi ad un radicale contenimento dei costi ,  a cominciare dall’apertura di un confronto tra le parti sociali per una revisione della Legge 416.

La domanda che ora rivolgiamo ai vertici di FNSI ed INPGI e’ : bisognava arrivare al disastro di oggi  per decidere di intervenire ?  E’ dal 2010 infatti che la gestione previdenziale dell’ Istituto non e’ piu’ in attivo . Nel 2011, infatti,  il deficit era gia’ di 1,3 milioni di euro che sono diventati 7,3 nel 2012 , e 51, 6 nel 2013. Abbiamo aspettato  quattro anni  e  un deficit arrivato a 100 milioni di euro perche’ i massimi responsabili della gestione si decidessero ad ammettere la verita’ dei numeri e  la necessita’ di intervenire.

Ora non ci rimane che sperare tutti che non sia troppo tardi.

 

* Consigliere generale Inpgi, componente della Commissione Bilancio

 

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