EX FISSA, RITARDI NEL PAGAMENTO INACCETTABILI. FNSI, FIEG E INPGI PRENDANO UFFICIALMENTE POSIZIONE

Ritardi sempre più inaccettabili per il pagamento dell’anticipo sulla rateizzazione della ex fissa. E’ indispensabile che le parti sociali (Fnsi e Fieg), oltre che l’Inpgi, prendano una posizione formale nei confronti del ministero del Lavoro.

Sono ormai trascorsi altri 50 giorni dall’ultima (la terza della serie) delibera dell’Inpgi sull’ex fissa Fieg senza che i ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) abbiano ancora emesso il loro definitivo responso sul prestito di 12 milioni di euro che l’ente previdenziale avrebbe avuto intenzione di concedere alla Fieg al fine di pagare un acconto di 10 mila euro lordi  (pari a circa 6.500 euro netti) ad ognuno dei circa 1.200 giornalisti in attesa di pagamento.

Purtroppo, permane l’impasse dovuto al chiarimento tecnico richiesto dalla Covip, ennesimo “controllore” dell’Istituto, cui aveva fatto seguito un durissimo comunicato stampa del Vice presidente vicario dell’Inpgi Paolo Serventi Longhi che il 31 marzo scorso ha definito la Covip “un ente assolutamente inutile e certamente da sopprimere”.

Si sta così determinanado una situazione paradossale e inaccettabile perchè vi sono colleghe e  colleghi ormai in pensione che, a partire dal febbraio 2010, attendono il pagamento dell’ex fissa Fieg e sono oggi giustamente infuriati non solo per l’inaccettabile ritardo, ma anche per gli inspiegabili silenzi dell’Inpgi e della Fnsi.

Peraltro il debito complessivo della Fieg al 31 luglio 2014 ammonta a circa 140 milioni di euro, di cui 25 milioni per i cosiddetti “accantonamenti” relativi a precedenti rapporti di lavoro in cui era comunque maturato il diritto all’ex fissa e 115 milioni di euro relativi all’ex fissa dovuta esclusivamente per l’ultimo rapporto di lavoro.

Poichè il Fondo ex fissa è stato ormai messo di fatto in liquidazione, è necessario che Fieg e Fnsi definiscano al più presto con l’Inpgi un piano programmatico di pagamenti anche per evitare ulteriori ricorsi alla magistratura da parte dei colleghi.

Come Inpgi Futuro, la lista sostenuta da Puntoeacapo, sosteniamo due linee di intervento. La prima è quella di sollecitare anche formalmente il ministero del Lavoro per ottenere l’ok definitivo alla delibera dell’istituto che ha stanziato i fondi per il primo anticipo. La seconda: se il ministero non dovesse sbloccare la delibera, considerare seri<amente l’opzione di riprendere i pagamenti per intero ai primi della lista, in attesa da anni e anni, che rischiano il danno e la beffa.

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