INPGI, SPESE PREVEDIBILI MA SCATTA LA DELIBERA D’URGENZA: CEDUTI 25 MILIONI IN TITOLI

Necessità di liquidi per far fronte al pagamento di spese assolutamente prevedibili. Come Irpef, Imu/Tasi, Ires/Irap e la quattordicesima dei giornalisti pensionati. Perchè allora ricorrere a una delibera presidenziale che in un colpo solo ha dismesso titoli per 25 milioni?

Una decisione che non è contestabile nel merito, ha osservato durante il Cda del 14 giugno il consigliere di Inpgi Futuro Carlo Chianura, ma che, proprio perché prevedibile e prevista, sarebbe stata meritevole di un iter che contemplasse informazioni preventive al Cda e non una semplice ratifica della decisione. Chianura ha messo in rilievo che non è ancora stata approvata una delibera di ricognizione dei poteri della presidenza, come è già stato fatto notare con precedente dichiarazione a verbale e con una lettera indirizzata alla presidente Marina Macelloni e per conoscenza alla presidente del collegio dei sindaci Livia Salvini.

“Se poi dobbiamo ritenere ancora valida la precedente delibera approvata nel 2012”, ha proseguito il consigliere di Inpgi Futuro, “va allora osservato che non è stata rispettata la regola della acquisizione di parere da parte del presidente della commissione Bilancio”. Una posizione condivisa dalla consigliera di Inpgi Futuro Paola Cascella.  Va osservato a latere che proprio con una applicazione diciamo così estensiva di una simile delibera fu possibile nel 2009 acquistare i titoli Fip, operazione dalla quale è poi nato il caso giudiziario Sopaf.

La presidente Marina Macelloni ha spiegato di avere adottato lo strumento della delibera presidenziale, dunque la decisione d’urgenza, per valutare correttamente le oscillazioni del mercato, scegliendo la strada del “qui e ora” in modo da ottenere il maggior vantaggio economico per l’istituto. Da qui l’adozione della delibera presidenziale, strumento al quale, in base al Regolamento Inpgi, il presidente è abilitato a ricorrere nel caso in cui “l’attesa della decisione del Cda possa arrecare pregiudizio agli interessi dell’Istituto”. Rassicurazioni sono venute sulla volontà di approvare una nuova delibera di ricognizione dei poteri della presidente. Il Cda ha ratificato la delibera con l’astensione di Inpgi Futuro.

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