INPGI: UNA CASA AI PARIOLI, UNA PARCELLA, UNA CONSULENZA. LA MARCIA TRIONFALE DELL’AVVOCATO FRENI

di Gianni Dragoni *

Nel dissesto dell’Inpgi e nella discutibile gestione del suo patrimonio immobiliare c’è una storia a lieto fine. Riguarda la vendita di un appartamento a Roma nel quartiere Parioli, vicino a piazza delle Muse, una delle zone di Roma in cui i prezzi delle case sono più alti.

L’audizione surreale di Macelloni e Iorio

Partiamo da quanto è stato rivelato nell’audizione della presidente dell’Inpgi Marina Macelloni e del direttore generale Mimma Iorio alla Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, il 27 maggio. Abbiamo già riferito in due articoli, il 31 maggio e il 2 giugno, dell’audizione surreale, considerando il disastro dei conti dell’istituto e l’andamento negativo della gestione del Fondo Giovanni Amendola, al quale l’Inpgi ha apportato tutti i suoi immobili. Ne resta fuori solo uno a Napoli, in attesa del nullaosta della Soprintendenza alle Belle arti.

Le domande di Lannutti

Nell’audizione il senatore del M5S Elio Lannutti ha criticato la gestione dell’Inpgi, su cui ha poi presentato un’interrogazione l’8 giugno. Ha chiesto di conoscere “le parcelle pagate dall’Inpgi al professor Freni dal 2014, in particolare nel 2018, quando il professor Freni ha acquistato un appartamento dall’Inpgi”.

Chi è l’avvocato Freni

Si parla di Federico Freni, nato a Roma nel 1980, avvocato con studio in via degli Scipioni. Secondo il suo cv nel dicembre 2013 Freni ha conseguito l’abilitazione di professore di seconda fascia di diritto amministrativo, dal 2010 insegna diritto amministrativo alla Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’università Luiss di Roma.

Una parcella di 80mila euro

La d.g. Iorio ha risposto al senatore: “Lannutti ha fatto esattamente le stesse domande dell’altra volta che siamo venute in audizione, nel 2019. Freni è un avvocato amministrativista. Presumo sia la causa sul contributo di solidarietà che ha consentito all’Inpgi di risparmiare 18 milioni di euro, sei milioni per ogni anno. La parcella è in percentuale al valore. L’istituto ha pagato a Freni circa 80mila euro per entrambi i gradi di giudizio, Tar e Consiglio di Stato. Continua ad essere nostro consulente per gli appalti pubblici”.

La casa ai Parioli venduta con lo sconto

Il senatore Lannutti ha insistito, chiedendo “se è vero che il professor Freni ha acquistato un immobile dall’Inpgi” e “alcuni dettagli”. Iorio ha risposto: “Il prof. Freni era titolare di un contratto di affitto, era un nostro affittuario dal 2013, ha cominciato a collaborare con l’istituto nel 2014 e la causa al Tar l’ha fatta nel 2017. Ha comprato la casa nella quale era in affitto. L’istituto gli ha dato una prima prelazione, come agli altri inquilini. Credo che l’abbia pagata… il valore mi ricordo che era superiore a 700mila euro, esattamente al valore messo in vendita da InvestiRe, con il 25% di sconto. Esattamente come tutti gli inquilini hanno beneficiato ieri, oggi e domani. Non mi risulta che l’avvocato Freni abbia avuto degli sconti in più”. Iorio ha aggiunto che “il 50% degli inquilini ha comprato fin da subito. Freni è stato nostro avvocato e tuttora lo è”.

Il d.g. Inpgi non ha detto dove sia la casa venduta all’avvocato Freni. Da una ricerca che abbiamo fatto, lo conferma la residenza dichiarata dall’interessato nel cv che è pubblico, risulta che l’appartamento è in una strada privata ai Parioli, a pochi metri da piazzale delle Muse. Sul citofono della palazzina ex Inpgi sono indicati 22 appartamenti. Uno è in vendita, c’è il cartello di un’agenzia.

Il valore e il prezzo

Dalla risposta di Iorio non si è capito bene quale sia il prezzo di vendita e quello pagato. Secondo i bilanci dell’Inpgi la palazzina è stata apportata nel 2013 al Fondo Amendola per un valore complessivo di 18,1 milioni di euro, basato sulle famose perizie dell’esperto “indipendente”, la società Protos Check. Il bilancio Inpgi indica che c’è una plusvalenza di 10,328 milioni rispetto al costo storico della palazzina, che era quasi 7,78 milioni. Facendo una semplice stima, poiché sul citofono ci sono 22 interni, in media ogni appartamento avrebbe avuto un valore di 822.727 euro. In tal caso lo sconto del 25% sarebbe in media di 205.000 euro e il prezzo medio pagato da un inquilino per comprare di 617.000. Però ci sono appartamenti di diverse dimensioni. Alcuni hanno il garage, altri no. Quindi i valori possono oscillare, in più o in meno. Inoltre il prezzo potrebbe essere cambiato negli anni successivi al 2013, le vendite sono state fatte solo a partire dal 2017.

Lannutti chiede il commissariamento

Abbiamo chiesto a Lannutti come interpreta la risposta della Iorio, se ritiene che quando ha detto che il valore è “superiore a 700mila euro” si riferisse a prima dello sconto o al prezzo effettivo pagato dall’ex inquilino e avvocato dell’Inpgi. “E’ stata ambigua”, ci ha detto Lannutti. Il senatore del M5S nell’interrogazione ai ministri del Lavoro e dell’Economia ha chiesto chiarimenti sulla gestione del Fondo immobiliare Amendola, sul ruolo della Protos Check e i rapporti con l’Inpgi, su quante sono le case sfitte, che causano una perdita di entrate per l’Inpgi. Lannutti conclude chiedendo “se alla luce dei bilanci disastrosi, il governo ritenga inevitabile e doveroso, come imposto dal decreto-legge n. 509 del 1994, il commissariamento dell’Inpgi 1 e il relativo passaggio alla gestione pubblica, sotto l’egida dell’Inps”.

Valore superiore a 700mila euro

La nostra sensazione, ascoltando l’audizione, è che parlando di “valore superiore a 700mila euro”, la d.g. Inpgi si sia riferita al valore di partenza nella vendita, prima dello sconto del 25% offerto agli inquilini.

Marcia trionfale

Rimettendo in fila le risposte del d.g. Inpgi si ricava quanto segue:

1) l’avvocato Freni diventa inquilino dell’Inpgi nel 2013, all’età di 33 anni. Facciamo notare che l’Inpgi deve affittare le case dando la precedenza ai giornalisti. Non sappiamo se non ci fossero domande di giornalisti per avere quell’appartamento ai Parioli in affitto e se ci sia stata una sufficiente pubblicità per far sapere che l’alloggio era disponibile;

2) l’anno successivo l’avvocato-inquilino Freni comincia a collaborare con l’Inpgi, cioè diventa consulente dell’ente che è suo padrone di casa;

3) nel 2016 l’Inpgi decide di mettere in vendita una quota massiccia del patrimonio immobiliare, per procurarsi liquidità per pagare le pensioni. La procedura di alienazione parte nel marzo 2017;

4) nel 2017 l’avvocato-inquilino Freni riceve dall’ente suo padrone di casa l’incarico di rappresentarlo in giudizio di fronte ai ricorsi di giornalisti pensionati contro il contributo triennale di solidarietà sulle pensioni;

5) nel 2018 il Tar del Lazio respinge il ricorso dei giornalisti. La causa prosegue in appello al Consiglio di Stato, che nel 2019 conferma la sentenza del Tar e rigetta i ricorsi. L’avvocato-inquilino Freni incassa una parcella di 80.000 euro dal cliente-padrone di casa. Non conosciamo in base a quali criteri è stata determinata questa parcella;

6) l’avvocato-inquilino Freni compra, non sappiamo in quale data, il sen. Lannutti ha detto “nel 2018”, l’appartamento ai Parioli in cui abita dal suo cliente Inpgi, a un prezzo scontato del 25% rispetto a un “valore superiore a 700mila euro”, secondo le parole del d.g. Iorio. Dunque lo sconto sarebbe di almeno 175mila euro e il prezzo pagato superiore a 525mila euro.

7) l’avvocato Freni, divenuto proprietario dell’appartamento ex Inpgi, continua ad essere avvocato consulente dell’Inpgi.

In questi passaggi c’è un intreccio di ruoli, di relazioni e di interessi. Sarà pure tutto legale nella forma, ma tra le macerie dell’Inpgi e il rischio di un collasso finanziario dell’istituto, questa è una storia curiosa. Una marcia trionfale per la quale ci congratuliamo con l’avvocato Freni e con l’Inpgi. In attesa della prossima puntata.

* Viceportavoce di Puntoeacapo

(3 – fine)

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