Si è concluso oggi il lavoro del tavolo tecnico composto da rappresentanti dei ministeri del Lavoro, dell’Economia, della presidenza del Consiglio, dell’Inpgi e dell’Inps, che deve mettere a punto i provvedimenti per tutelare la previdenza dei giornalisti in attività e in pensione.
Entro la fine della settimana – secondo quanto apprende l’Ansa – il testo sarà inviato a Palazzo Chigi che valuterà le proposte e deciderà le misure da inserire in manovra. Sul tavolo restano due opzioni: quella dell’allargamento della platea degli iscritti, prospettata dagli attuali vertici dell’Inpgi, e il passaggio, quantomeno parziale, all’Inps.
“Il comitato ‘Salviamo la previdenza dei giornalisti’, che negli ultimi mesi ha raccolto la mobilitazione di migliaia di giornalisti e che in dicembre ha scritto una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, apprende con sollievo le ultime novità e ringrazia quanti si sono impegnati per trovare una soluzione credibile alla crisi Inpgi”. Lo dichiara per il comitato Carlo Chianura.
INSOMMA non è stata presa una decisione e l’INPGI non abbandonerà l’idea del prelievo perchè le piace troppo. La pretesa di ampliare la base è un giochino dialettico: nessuno accetterà. L’INPS non appare troppo determinata, il commissariamento è stato solo allontanato con l’aria fritta ma sarà inevitabile. San Mattarella aiutaci!
Non ci risulta che sarà un giochino dialettico. Inoltre il prelievo non può entrare in vigore prima del via libera dei ministeri vigilanti (Lavoro e Economia) alla relativa delibera.