EX FISSA, UNA PARTITA DA GIOCARE FINO IN FONDO NEL 2022 TROVANDO GLI INTERLOCUTORI GIUSTI

di Paola Cascella *

La partita dell’ex fissa è ancora da giocare? Ci sono mosse del cavallo da mettere in campo in un prossimo futuro per evitare che il tema scompaia definitivamente dall’agenda del passaggio dell’Inpgi all’Inps?

Lo scandalo di un diritto (non un privilegio, sia ben chiaro) negato, che riguarda 2400 giornalisti pensionati, in attesa di 140-150 milioni di euro complessivi, a volte anche dal 2010, potrebbe trovare soluzione proprio in questo momento massimamente delicato per l’intera categoria, un momento traumatico in cui si è temuto per le nostre pensioni?

Troppo presto per dirlo, ma qualche elemento all’orizzonte indica che il capitolo non va considerato chiuso. Certo, nella fase attuale occorre più che mai un robusto senso di realtà. Le poste sulle quali il Comitato tecnico che lavorerà nei prossimi mesi dovrà ragionare sono parecchie, dalla pensione ai superstiti, destinata a tagli per uniformarsi al regime INPS, alla cassa integrazione, all’assicurazione infortuni…

Vedremo quanto e cosa i colleghi dovranno lasciare sul tappeto. L’ex fissa non va considerata però lettera morta. Soprattutto se si capirà finalmente che non è facendo l’“ammuina” che si risolve il problema. Occorre piuttosto una seria attività di contatti e informazioni istituzionali. O meglio: un’attività di sensibilizzazione tra coloro che veramente da oggi in avanti potranno dare la svolta a questa partita. La straordinaria esperienza del comitato “Salviamo la previdenza dei giornalisti” dovrebbe insegnare qualcosa.

Intanto, a testimoniare che l’ex fissa non è argomento chiuso, interviene anche la sezione controllo sugli Enti della Corte dei conti che nella sua relazione di 54 pagine sul bilancio Inpgi del 2019, dedica un passaggio significativo al tema.

Un passaggio di quasi una pagina, tutt’altro che incidentale, che corrisponde a un implicito riconoscimento ufficiale dell’esistenza in vita del famoso Fondo previdenziale ex fissa, che FIEG, FNSI e lo stesso Inpgi considerano ormai meritevole soltanto di un irreversibile de profundis.

I “controllori” contabili della sezione guidata da Manuela Arrigucci ne parlano a pagina 13 ricordando che con intesa del giugno 2014 è stata concordata tra le parti sociali FNSI e FIEG “la messa in liquidazione e la definitiva chiusura del Fondo e che in considerazione della scarsa liquidità, il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha deliberato nel febbraio 2015 la concessione di un finanziamento in più tranche allo stesso Fondo per un importo massimo di 35 milioni”.

Non solo. I giudici contabili ripercorrono i termini del passo successivo, ovvero la necessaria maggiorazione delle contribuzioni da parte delle aziende editoriali, “prevista ai fini della sostenibilità del finanziamento”. Solo storia recente del disgraziato Fondo ex fissa, o qualcosa di più? O magari ancora la premessa al fatto che qualcuno dovrà prendere in mano il dossier e finalmente risolvere il problema?

Intanto per discutere del tema ex fissa il Comitato omonimo ha indetto una riunione che si terrà il 5 gennaio alle 14,30, all’Associazione stampa romana, in via della Torretta 36, a Roma.

* Consigliera generale Inpgi per Inpgi Futuro

2 Commenti "EX FISSA, UNA PARTITA DA GIOCARE FINO IN FONDO NEL 2022 TROVANDO GLI INTERLOCUTORI GIUSTI"

  1. Carlo di Renzo | 1 Gennaio 2022 ore 15:40 | Rispondi

    Qualcuno dovrà dirci chi è il debitore in solido delle nostre spettanze da ex fissa. Quando era quasi arrivato il mio turno per la sua liquidazione, con mossa unilaterale, i signori dell’informazione, complice il nostro sindacato, si sono retroattivamente aggiustate le cose a loro favore. Sono cose inammissibili in uno stato di diritto e con una magistratura efficiente.

  2. Massimo Donelli | 2 Gennaio 2022 ore 6:32 | Rispondi

    Nei mesi che ci separano dal passaggio all’INPS sarà opportuno riaprire il dossier sulla ex fissa, la cui erogazione ai legittimi destinatari è stata arbitrariamente prima sospesa e poi miserabilmente rateizzata. Sull’esistenza del credito nessuno ha fin qui sollevato obiezioni. La stessa rateizzazione ne conferma la titolarità. Ebbene, ora che stiamo per sganciarci da INPGI e FNSI (aggiungo: senza rimpianti; e ci siamo capiti…) è indispensabile portare la questione al tavolo di transizione dal vecchio al nuovo istituto di previdenza per evitare, diciamo così, dimenticanze. Puntoeacapo è diventato un riferimento importante per tutti noi, giornalisti in attività e giornalisti in pensione. Sono certo che anche sulla questione della ex fissa saprà dare un contributo di chiarezza affinché la vicenda possa avere l’unico esito possibile: il pagamento di quanto dovuto senza ulteriori ritardi.
    Massimo Donelli

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