EX FISSA, CLAMOROSO: LA RATA 2022 SARA PAGATÀ TRA DICEMBRE E GENNAIO ATTRAVERSO CASAGIT

di Paola Cascella *

Con o senza l’Inpgi, la rata natalizia dell’ex fissa arriverà sul conto corrente dei giornalisti pensionati usciti dalle redazioni da anni, alcuni fin dal 2010, e da allora in attesa di somme complessive che forse non vedranno mai.

Anche quest’anno, anche con l’INPS, anche con la confusione che tre mesi e mezzo dopo il passaggio epocale, regna sovrana nel nostro ex Istituto di previdenza, la notizia sgombra il campo dalle voci terroristiche che ci vedevano privati di questo ennesimo diritto, in una partita per noi fallimentare.

A dicembre, al massimo a gennaio, l’obolo di 3000 euro lordi verrà pagato a tutti quelli che vantano un piccolo o un grande credito, qualunque esso sia. A occuparsi materialmente dell’operazione, dovrebbe essere Casagit, più probabilmente la sua Fondazione, che è la cassaforte della nostra Cassa salute, distribuendo i soldi accantonati dagli editori su richiesta dei ministeri.

Lo ha confermato il 6 ottobre il consigliere di amministrazione Casagit Claudio Cumani parlando a un direttivo dell’Associazione stampa Emilia Romagna.

Inpgi nei mesi scorsi ha ovviamente disdetto la convenzione che faceva dell’istituto l’ufficiale pagatore dell’ex fissa. Per il momento non sono stati nominati altri soggetti che lo sostituiscano.

Fonti della Fnsi confermano che la situazione al 99,9 per cento non dovrebbe scostarsi da questo schema.

Evviva, dunque, almeno un po’. L’affare ex fissa, tormentone infinito che vede i giornalisti pensionati più che perdenti, è ben lungi da una soluzione radicale. L’ipotesi di riaprire “le iscrizioni” a un elenco di aventi diritto che optino per il 50 per cento di quanto è loro dovuto, pur di incassare subito, è rimasta nel grande capitolo dei sogni.

L’ultima ipotesi che una parte dei tre Fondi gestiti da Inpgi (infortuni, finalità sociali e licenziamenti) per circa 29 milioni su 71, che secondo FNSI e FIEG poteva essere destinata alla soluzione di questa partita, è miseramente franata. Dal 2009 quei Fondi risultano inseriti dall’Inpgi nel proprio stato patrimoniale. Col risultato di confluire automaticamente in INPS dal 1. luglio scorso quando l’Istituto è transitato nella previdenza dello Stato.

Non solo. I ministeri vigilanti hanno vietato alle parti sociali di destinare ad altro uso qualsivoglia fetta del tesoretto. Un vero pasticcio che Inpgi avrebbe potuto evitare, correggendo per tempo la propria rotta, una rotta assai discutibile. Perché con l’inserimento dei Fondi nel proprio stato patrimoniale ha fatto come quelle banche che inglobano i soldi dei risparmiatori nel proprio bilancio come se fossero di loro proprietà.

* Consigliera generale per Inpgi Futuro

4 Commenti "EX FISSA, CLAMOROSO: LA RATA 2022 SARA PAGATÀ TRA DICEMBRE E GENNAIO ATTRAVERSO CASAGIT"

  1. La questione ex fissa non mi riguarda, ma scrivo non in nome o per conto ma per cercare aiuto per un collega che invece ha ancora a che fare con l’ex Fissa. Questo collega, di cui darò solo le iniziali, L.B., è in un grave stato di salute. Deve ancora prendere più di 50mila euro di ex fissa. Questo collega (che ha avuto un infarto mentre era inviato per un servizio) è andato in pensione da novembre 2010, a dicembre del 2015 ha avuto una emorragia cerebrale gravissima, replicata due anni dopo. Ha recuperato l’uso della parola, ha perso la cognizione del tempo, non si muove, deve essere continuamente assistito. Ora per vari motivi la moglie non può più garantirgli l’assistenza in casa ed è costretta a ricoverare suo marito in una RSA. Con la somma che gli spetta e data per intero, questo collega potrebbe essere curato, seguito e sottoposto a fisioterapia conservativa a casa sua. Sino al 2015 c’era una norma che stabiliva che per gravi motivi di salute l’ex fissa poteva essere data interamente e non rateizzata. Ora non più. Si può fare qualcosa?

    • Ci spiace molto per questo collega così sfortunato. Temiamo che non è con la ex fissa che sarà possibile aiutarlo. Supponiamo che la famiglia si sia già rivolta a Casagit e Inpgi per erogazioni straordinarie. E che abbia già riscosso la sua quota del Fondo complementare. Ci rivolgiamo ai nostri lettori nel caso abbiano idee su strade alternative per sostenere il collega.

  2. CARLO DI RENZO | 7 Ottobre 2022 ore 21:24 | Rispondi

    Continuo a pensare che dovremmo occupare il palazzo dell’Inpgi e in particolare l’ufficio di presidenza fino a che questa vicenda non venga risolta dando finalmente giustizia a quanti vogliono avere cio’ che e’ a loro dovuto.

    • Il problema vero è che la magistratura ha dato torto a tanti colleghi, spesso punendoli anche con il pagamento delle spese processuali. Ci auguriamo che almeno uno di questi ricorra in Cassazione. Occupare temiamo che non serva a nulla.

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