di Alessandra Spitz per l’Ufficio Studi e Ricerche di Puntoeacapo
Entro la fine di marzo l’Inps sarà pronta ad accogliere le richieste dei giornalisti che hanno maturato il diritto alla pensione a partire dal prossimo primo luglio, data in cui, secondo l’ultima legge di bilancio, Inpgi 1 confluirà nell’Istituto nazionale di previdenza sociale.
di Carlo Chianura
Portavoce di Puntoeacapo
Più che un giallo di fine anno è una vera e propria coda velenosa della partita Inpgi. Protagonisti i ministeri vigilanti sull’Istituto di previdenza dei giornalisti, vale a dire il ministero del Lavoro e quello dell’Economia. Una coda velenosa che rischia da questo mese di pesare sulle tasche di tutti i giornalisti, sia di quelli in attività che dei pensionati.
di Paola Cascella *
La partita dell’ex fissa è ancora da giocare? Ci sono mosse del cavallo da mettere in campo in un prossimo futuro per evitare che il tema scompaia definitivamente dall’agenda del passaggio dell’Inpgi all’Inps?
Ufficio Studi e Ricerche di Puntoeacapo
Fin dal primo momento il governo Draghi aveva pensato all’Inps. Ora che le pensioni e le prestazioni previdenziali dei giornalisti italiani sono state messe al sicuro, possiamo tentare una ricostruzione fattuale di una partita drammatica che ha visto in campo una serie di protagonisti.
Ufficio Studi e Ricerche di Puntoecapo
Dopo la presentazione della Legge di bilancio 2022 nella quale è presente all’articolo 29 la norma che prevede il passaggio di Inpgi 1 all’Inps, il quotidiano “Il Foglio” ha avviato una campagna di stampa di aspra polemica contro il governo, l’Inpgi e in generale i giornalisti.
Ora la notizia è ufficiale: il comitato di gestione dell’ex fissa, composto da esponenti della Federazione della stampa e della Fieg ha deliberato giovedì 18 novembre l’erogazione della minirata di 3000 euro lordi a circa 2400 giornalisti creditori.
di Paola Cascella *
Il nuovo prelievo su stipendi e pensioni varato nel giugno scorso dall’Inpgi è illegittimo. L’Inpgi non può sostituirsi al legislatore malgrado misure di contenimento della spesa siano stati chieste dal governo a fronte di un rosso dell’istituto di ben 242 milioni.
di Paola Cascella *
Arrivano grafici, poligrafici e personale amministrativo di giornali e case editrici a salvare l’Inpgi dal default?
Nell’affaire Durigon c’è un’appendice significativa per i giornalisti. Prima che si dimettesse per l’infausta frase sulla intestazione del parco di Latina, l’ex sottosegretario all’Economia aveva nominato la capo segreteria e l’avvocato consulente dell’Inpgi nella commissione che entro il 20 ottobre dovrà dire una parola definitiva sul destino dell’Istituto dei giornalisti.
di Pierluigi Franz *
Può essere definita storica la sentenza-trattato con cui le Sezioni Unite Civili della Cassazione hanno definitivamente affermato che in presenza di svolgimento di attività giornalistica l’iscrizione all’INPGI 1 ha portata generale a prescindere dalla natura pubblica o privata del datore di lavoro e dal contratto collettivo applicabile al rapporto.
Le prestazioni previdenziali dei giornalisti devono essere garantite dallo Stato. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia per la consegna del ventaglio. Il comitato “Salviamo la previdenza dei giornalisti”: “Grati al capo dello Stato, ha ascoltato il nostro appello”.
di Andrea Bulgarelli *
L’assemblea di Montecitorio ha approvato oggi con il voto di fiducia il decreto Sostegni Bis con all’interno l’emendamento che riguarda l’Inpgi.
Inpgi: una commissione tecnica in cui ci sarà anche l’Inps esaminerà e valuterà entro il 20 ottobre prossimo il destino dell’Inpgi. L’Istituto di previdenza dei giornalisti non sarà comunque commissariato prima del 31 dicembre 2021.
di Salvatore Rotondo *
Il massimo rappresentante, non di una cinica casta padronale, ma di un sindacato, utilizza un termine sinonimo di pacchia, di cuccagna, di fantasiosa utopia, per definire il regolare pagamento delle retribuzioni differite acquisite con intere vite di versamenti contributivi.