CASAGIT, IL FIDUCIARIO COME PONTE TRA I GIORNALISTI E LA CASSA. LE NUOVE SFIDE DEL FUTURO

di Mario Antolini *

Il coro di giustificata soddisfazione per i successi delle nostre bandiere potrebbe esentare dall’aggiungere un’altra alle tantissime voci del nostro contento. Ma io credo che abbiamo tante ragioni di orgoglio che non dobbiamo tacere: a cominciare dal clamoroso successo elettorale, che ha premiato la squadra di Puntoeacapo che aveva avuto una responsabilità preponderante negli ultimi quattro anni di gestione Casagit.

Ma nostro motivo di orgoglio deve essere anche la cresciuta partecipazione elettorale nel Lazio, in netta controtendenza con il dato nazionale che ha visto una generalizzata disaffezione: invece, da noi, i votanti sono aumentati di quasi 150 unità (poco meno del 10 per cento in più), segno evidente della bontà ed efficacia di un lavoro sul territorio che ha avvicinato la Cassa ai soci e i soci alla Cassa.

Perché è questo, appunto, il vero compito dei delegati e, in particolare, del fiduciario. E’ questo il suo compito primario: porsi come ponte tra le necessità del collega in sofferenza e le esigenze di corretta e oculata gestione della Cassa. A ben vedere questo compito non si esaurisce certo nella semplice manifattura della pratica di rimborso o della richiesta di autorizzazione alla convenzione diretta: quello semmai è il segmento finale dell’impegno del fiduciario.

Il lavoro deve cominciare molto prima. Deve partire dalla costante informazione ai soci, sulle scadenze come sulle novità normative, con le ormai tradizionali “note informative” ai soci. Deve continuare con il dialogo costante con il socio, sul problema personale e diretto. Deve comprendere la capacità di dire dei “no”, anche con decisione, ma sempre motivando e spiegando. Deve essere chiaro e soprattutto preciso. Ma il dialogo deve anche saper raccogliere le proteste, avvertirne fondatezza e invadenza, studiando così correttivi e soluzioni. E ancora: dal dialogo deve uscire la migliore soluzione alla necessità sanitaria del collega, guidandolo attraverso le varie opzioni offerte dalla Cassa e dal sistema sanitario regionale.

Ed è questo l’altro grande capitolo di intervento e attenzione costante. Si tratta di monitorare con continuità lavoro, correttezza, prestazioni di dentisti, cliniche, specialisti, Poliambulatorio: un monitoraggio che è fondamentale per garantire alla Cassa correttezza amministrativa e oculata gestione delle risorse, facendola salva da furbizie e ruberie. Un monitoraggio – è bene saperlo – che deve la gran parte del suo valore alla efficacia del dialogo con i soci.

Ancora: un impegno particolare merita quella vasta platea di colleghi meno o niente affatto tutelati, ai quali Casagit offre i suoi Nuovi Profili di assistenza sanitaria e che devono essere raggiunti con un costante sforzo propagandistico ed informativo.

Questo – per sommi capi davvero – è il lavoro fatto negli ultimi quattro anni. Questo sarà – almeno – il lavoro dei prossimi quattro anni.

* Fiduciario della Casagit per il Lazio, esponente di Puntoeacapo

 

 

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