BILANCIO INPGI, SITUAZIONE SERIA: FNSI E FIEG BATTANO UN COLPO. L’IMPORTANZA DEL FONDO IMMOBILIARE

di Alessandra Spitz *

Il bilancio di assestamento 2013 dell’INPGI è stato approvato pochi giorni fa dalla commissione bilancio dell’Istituto di cui faccio parte e in seguito dal Consiglio di amministrazione dell’istituto.

Non voglio annoiarvi con le cifre ma esporvi una situazione veramente seria: negli ultimi 3 anni i continui stati di crisi hanno messo in grave difficoltà l’istituto, tanto che ora l’INPGI incassa 100 in contributi Ivs e spende 114 per il pagamento delle pensioni.
Questo è dovuto non solo al calo dell’occupazione (nel solo 2013 si sono registrati 600 posti di lavoro in meno) ma anche al fatto che tutta la solidarietà all’interno della categoria grava sulle spalle dell’Istituto.
 Sono cresciute quindi non solo le pensioni da erogare ma anche (e in modo esponenziale) i trattamenti di disoccupazione (17 milioni di euro contro gli 11 milioni previsti) e le indennità per contratti di solidarietà (quasi 11 milioni di euro contro i 7,6 previsti). Gli editori espellono e non assumono, neppure con gli incentivi che sono stati varati dall’INPGI per i nuovi assunti. Solo la RAI, quest’anno, ha assunto un significativo numero di precari ma è ovvio che questo non basta.
Per il 2013 l’Inpgi, grazie alla sua buona gestione degli investimenti finanziari che ha prodotto plusvalenze per 28 milioni di euro, riesce a chiudere in sostanziale pareggio ma per il 2014 è previsto un passivo di 60 milioni di euro.
Mi pare evidente che così non si può andare avanti senza correzioni importanti, correzioni che solo la FNSI, soprattutto in sede di trattative con la FIEG e il potere politico, può realizzare. L’INPGI, infatti, è solo un ufficiale pagatore di decisioni prese in altra sede. Il vertice dell’istituto è consapevole di questa situazione e sta svolgendo la sua opera presso coloro che si occupano delle trattative, ma è necessario che tutti i colleghi siano consapevoli dei rischi che si corrono e sollecitino i vertici della FNSI, con le forme che ritengono più opportune, in questa direzione.

Tra le iniziative messe in campo dall’INPGI, merita attenzione quella decisa per migliorare la gestione del proprio patrimonio immobiliare. Con una gara europea è stata individuata in “Investire Immobiliare Sgr” (in associazione con “Polaris Sgr”) la Società di gestione del Risparmio (Sgr) che costituirà il nuovo Fondo immobiliare, denominato “Inpgi Giovanni Amendola”, nel quale verrà progressivamente apportato l’intero patrimonio immobiliare dell’Istituto.

Grazie alle nuove normative introdotte dal Governo Monti, la creazione del Fondo comporta  infatti una serie di vantaggi.

1) Permette di rivalutare ai prezzi attuali il valore delle case iscritto in bilancio senza costi fiscali : si passa così da 696 milioni a 1.200 milioni di euro di valore complessivo con un risparmio fiscale di circa 40 milioni  di euro. Il vantaggio sta nel fatto che il bilancio tecnico attuariale ( quello su cui il Ministero del Lavoro giudica la sostenibilità finanziaria dell’Istituto) migliora di circa 500 milioni di euro.
2) Il fondo, al contrario dell’Inpgi, si può detrarre l’IVA sia sugli acquisti di nuovi immobili, sia su tutte le spese ed i servizi ; inoltre il fondo può dedurre tutti i costi di produzione e l’Imu prima di definire gli utili della sua gestione .
3) Il fondo, a differenza di INPGI, non è soggetto all’Ires sugli affitti ed inoltre la tassazione viene applicata solo in caso di distribuzione degli utili. Questo permette di avere molte più risorse a disposizione per investire in nuovi immobili.

Inoltre il fondo gestirà la parte amministrativa relativa agli affitti e a tutti gli aspetti contabili e fiscali, e si occuperà della fornitura di beni e servizi e dei lavori di manutenzione degli immobili.
Il fondo si servirà dell’attuale personale INPGI del settore (che rimarranno dipendenti INPGI ma i cui costi graveranno sul fondo) e seguirà la politica che deciderà ovviamente l’INPGI  che costituirà anche un comitato con il compito di controllare l’operato del fondo.

* Consigliere generale dell’Inpgi, esponente di Puntoeacapo

 

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