CONTRATTO, VOLANO GLI STRACCI TRA FNSI E ORDINE NAZIONALE DEI GIORNALISTI

L’Ordine nazionale dei giornalisti decide di mettere in rete la bozza contrattuale della Fnsi risalente all’11 settembre, già pubblicata sui maggiori siti sindacali della categoria, e alla vigilia di un incontro strategico sul contratto si apre nel mondo giornalistico una polemica furibonda, con accuse, repliche, insinuazioni e parole grosse.

Tutto comincia poco dopo mezzogiorno , quando l’Agi e l’Ansa mettono in rete la notizia della pubblicazione della bozza sul sito dell’Ordine. Poche ore dopo la Fnsi decide di rispondere con un documento di fuoco, in cui accusa l’Ordine nazionale di praticare un “gioco al massacro” e parla esplicitamente di “colpi bassi” e dell’esistenza in seno all’organismo di “guastatori di professione”. La contestazione di merito da parte della Fnsi è che l’Ordine ha pubblicato una bozza superata “senza curarsi di verificare l’attualità, la corrispondenza dei fatti allo stato delle cose, cioé la verità sostanziale (…), osservando i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”. Non si può utilizzare l’Ordine “come una qualsiasi corrente interna”.

Immediata la risposta dell’Ordine. Abbiamo “il dovere di portare a conoscenza dei colleghi che ne sono all’oscuro l’esistenza di ipotesi di norme che incideranno sulla vita, non solo professionale, dei giornalisti italiani. Accreditare questa esigenza di trasparenza come un gioco ‘al massacro’ e accusare l’Ordine di irresponsabilità per aver tentato di informare i giornalisti italiani è indicativo del fatto che parole come partecipazione e democrazia non hanno per tutti lo stesso significato. Le altre considerazioni – a partire dall’accusa di non volere un contratto, che era stato annunciato da alcuni dei massimi dirigenti della Fnsi come imminente già a novembre 2007 – non valgono il tempo di una replica”. Tra l’altro “la paternità e l’attualità dell’ipotesi pubblicata dall’Odg è stata confermata ieri mattina, 14 ottobre 2008, dal direttore della Fnsi e, ieri sera, alle 18.00, dal presidente della Federazione della stampa”, cioé da Roberto Natale.

Natale non ci sta e a stretto giro risponde: è stato il segretario dell’Ordine Enzo Iacopino, esponente di Puntoeacapo, a volere la pubbblicazione della bozza allo scopo di  “rivalersi per presunte ‘interferenze’ che sarebbero arrivate dalla Fnsi nei giorni in cui lo stesso Iacopino era dimissionario”. “Devo constatare con grande rammarico”, conclude il presidente della Fnsi, “che Iacopino ha preferito anteporre i suoi personali livori all’importanza e alla delicatezza di una trattativa che riguarda tutti i giornalisti italiani”.

Mentre la Fieg interveniva con il presidente Carlo Malinconico per ribadire che la controparte degli editori è la Fnsi e non l’Ordine, è arrivata la replica di Iacopino. “La bozza pubblicata dall’Odg ha ora un padre certo: Roberto Natale infatti non ne smentisce l’autenticità. Si abbandona, però, a patetiche malevolenze nel disperato tentativo di far perdere di vista il problema centrale: i colleghi erano all’oscuro del contenuto, grave, di quell’ipotesi. Ora la conoscono. Anche grazie al contributo dell’Ordine e per una decisione che non è stata solo mia. Che tristezza quando un dirigente della Fnsi, curiosamente difesa dalla controparte, si affanna a libere traduzioni di colloqui personali. Il prioritario dovere di trasparenza è sui contenuti non sulle asserite nostre beghe interne. C’è semmai da chiedersi”, conclude Iacopino, “quali gravi pericoli per i giornalisti nasconde quella ipotesi se crea tanto fastidio il fatto che se ne parli”.

In serata arriva una nota comune dei presidenti di sette Ordini regionali:  Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna e Sicilia. ”E’ inammissibile che l’Ordine nazionale si intrometta in una delicata trattativa alla vigilia della ripresa del negoziato fissata per il 16 ottobre a Milano. Compito dell’Ordine nazionale è in questo momento, semmai, quello di sottoporre a tutta la categoria il progetto di riforma dell’Ordine in discussione a Positano dal Consiglio nazionale. Sarà compito della Federazione della stampa pubblicare sul suo sito notizie e aggiornamenti essenziali sulla vertenza”.

 

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*