INPGI, L’INCREDIBILE VICENDA DI VIA PARIGI: COMPRATA A 9,5 MILIONI E VENDUTA A 3,8

 

di Paola Cascella *

Via Parigi non è più dell’Inpgi. A marzo il grande appartamento romano ex sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti è stato ceduto al prezzo di 3.750.000 euro, ovvero a meno della metà della cifra, oltre 9 milioni (Iva e altre imposte comprese), alla quale era stato acquistato nel 2008
Con una sola frase, un rigo e mezzo appena, lo comunica Investire Sgr nel report con cui ha presentato il 6 aprile alla Commissione Affitti e Dismissioni Inpgi l’esito della vendita della prima tranche di immobili e il piano in cantiere per la seconda.

Tutto risolto dunque? Polemica chiusa? Niente affatto. Via Parigi resta una pagina piena di interrogativi senza risposta. E’ inspiegabile, ha sottolineato Inpgi Futuro, l’iter così fortemente al ribasso seguito da Investire, con il beneplacito di via Nizza, nella cessione dell’immobile che ancora nel 2015 veniva iscritto a bilancio per quei famosi 9,5 milioni, precipitando subito dopo, nel momento del conferimento al Fondo Giovanni Amendola, a 4 milioni, sulla base della stima fatta da un esperto indipendente.

La presidente Marina Macelloni ha ribattuto che la cifra riportata nel bilancio 2015 non poteva essere diversa da quella dell’acquisto. La ragione è che gli immobili vengono iscritti a bilancio al loro costo storico, salvo che non intervenga un fatto straordinario che induca a modificarne il valore, adeguandolo a quello di mercato. Per via Parigi, 800 metri quadri di pregio, a giudizio della presidente questo non è successo. Operazione ineccepibile dunque, almeno sul piano formale.

Resta tuttavia quantomeno incomprensibile il passaggio successivo, il crollo del prezzo dell’immobile a meno della metà di quello iniziale, nell’arco di qualche mese, al momento del conferimento al Fondo. Tutto ciò mentre il passaggio allo stesso Fondo della stragrande maggioranza degli immobili che compongono il patrimonio immobiliare dell’Inpgi, in netta controtendenza rispetto a via Parigi, vedeva rivalutazioni al rialzo, come ha più volte messo in evidenza Inpgi Futuro. Rialzi talora fuori mercato, come hanno denunciato molti inquilini interessati alle dismissioni.

Forse l’acquisto nel 2008 di via Parigi, non fu un’operazione particolarmente oculata, ha ammesso Macelloni. Ricordando che negli anni successivi il mercato immobiliare ha vissuto il suo momento più nero. Non solo. L’abbandono, l’anno scorso, dell’appartamento da parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti che pagava un affitto pari al 3,5 per cento del valore dell’immobile, ha fatto il resto.

L’Ordine nel frattempo ha acquistato una intera palazzina in via Sommacampagna, accollandosi un mutuo con una rata mensile inferiore a quel canone. Inpgi si è ritrovato un immobile sfitto e quindi svalutato, in via di rapido degrado. A dicembre 2016 il suo valore era sceso, sempre secondo le valutazioni dell’esperto indipendente, a 3.600.000.

* Consigliere di amministrazione per Inpgi Futuro

 

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