CONTRATTO, L’INCREDIBILE CASO DEGLI AUMENTI CHE DIMINUISCONO GLI STIPENDI

di Fabio Morabito

Dopo la ratifica del contratto al ministero del Lavoro, un incredibile colpo di mano della dirigenza della Fnsi quando ancora non si è svolto il referendum indetto per il 29 e 30 maggio, il segretario generale Franco Siddi ha dichiarato che il contratto dalla prossima busta paga “deve avere efficacia”. Aggiungendo: “Quindi in pratica nella busta di paga di maggio vanno conteggiati anche gli aumenti per il mese di aprile”.

Aumenti? In realtà, da subito, i giornalisti guadagneranno di meno. Gli aumenti ci sono, ma quello che viene aggiunto da una parte viene tolto dall’altra.

Ecco come.

L’aumento formale concordato è di 260 euro lordi per i redattori ordinari. In due tranche: ad aprile 2009 saranno 140 euro, gli altri 120 saranno conteggiati tra un anno. Poi ci sono cinque euro che gli editori verseranno, ogni mese e per ogni contrattualizzato art. 1 dal primo gennaio 2009, a un fondo di perequazione delle pensioni, all’Inpgi. Un’ottima iniziativa, se non fosse per un particolare: è come il bicchiere d’acqua che si versa su una piscina dopo averla vuotata. Infatti, questi 5 euro non sono che una minima parte rispetto alla riduzione delle retribuzioni (e quindi meno contributi all’Inpgi e ai suoi istituti solidali) che il nuovo contratto comporterà.

Ma ora vediamo che fine fanno i 140 euro di aumento di questo primo anno.

Da questi 140 euro andranno tolti i 104 euro della indennità di vacanza contrattuale che sarebbero dovuti maturare dal primo gennaio di quest’anno. Gli editori non avevano aggiornato la cifra, che era rimasta a 77,88. Ma illegittimamente. In realtà l’Indennità di vacanza contrattuale cresce “ad libitum”. Ma la Fnsi, seguendo una linea, diciamo così,molto “comprensiva” verso la controparte, aveva scelto di non opporsi neanche con una minaccia legale, e di continuare a tenere aperto il tavolo della trattativa a tutti i costi.

“A tutti i costi”, non è una espressione che uso a caso. Allora: dai 140 euro ne vanno tolti 104, e quindi siamo scesi a 36. Da questi 36 ne vanno tolti tre o quattro al mese, e cioè lo 0,1% netto sullo stipendio lordo che vanno al fondo Cassa integrazione, introdotto da quest’anno. E scendiamo a 33. Da questi 33 dovremmo invece riuscire a salvare gli euro che con la vacanza contrattuale hanno aumentato i singoli scatti (4,7 riconosciuti per ogni scatto, più 1,5 maturato quest’anno e mai pagato). Questo, nonostante l’intesa con gli editori non ne faccia menzione.

Ma sarebbe illegittimo toccare una situazione già acquisita. Vedremo che succederà, per ora nel nostro conteggio restiamo a 33. Allora, 33 euro di aumento lordi? Possiamo brindare? No, non è finita. Su questa cifra sontuosa dobbiamo calcolare l’effetto immediato della triennalizzazione degli scatti d’anzianità. Avvertenza: il disastro sulle retribuzioni si vedrà con gli anni, non subito, e colpirà soprattutto i giovani, che si sogneranno gli stipendi dei colleghi più anziani.

Ma gli editori hanno pensato a tutto. Il loro obbiettivo era ridurre il costo del lavoro, da subito. E anche gli scatti biennali (sono rimasti superstiti solo i primi tre) proprio coerentemente a quest’obbiettivo, sono stati bloccati dal primo giugno 2009 al 28 febbraio 2010.

Uno scatto che matura dopo tre anni, si rallenta del 50%. Quindi: mezzo scatto d’anzianità che gli editori incassano subito. Mezzo scatto d’anzianità (calcolato con l’indennità di vacanza contrattuale, e quindi i 144,1 più 1,5) vale 73 euro per il redattore ordinario. Allora, 33 euro di attivo meno 73, sono 40 euro in “passivo” sullo stipendio mensile del redattore ordinario che non ha accordi interni (sinergie ecc.) che gli riconoscevano un extra. Perché altrimenti il danno è molto, molto più pesante.

Quindi, con il prossimo stipendio guadagneremo almeno 40 euro in meno rispetto a quanto ci sarebbe spettato senza contratto. Ora una domanda la faccio io alla Fnsi: quando dovremo restituire gli arretrati?

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*