CASAGIT: “MENO SOLDI ALLA FNSI”, SI’ ALLA MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE. SCONFITTA PER LA MAGGIORANZA

di Mario Antolini *

La Fnsi accetti di risparmiare sui fondi che ogni anno riceve da Casagit: è sostanzialmente questa la istanza avanzata dalla Assemblea nazionale dei delegati della cassa sanitaria integrativa dei giornalisti, riunita in videoconferenza il 15 dicembre.

Con 39 voti contro 38, infatti, l’Assemblea – composta da 80 delegati – ha approvato la mozione presentata dalle minoranze per impegnare il presidente Daniele Cerrato a trattare con la Federazione della stampa una riduzione del contributo.

La maggioranza – legata alla Fnsi – che guida la Cassa si preparava infatti a varare un contributo al sindacato unico un “minimo garantito” di 600 mila euro per tre anni, giudicato dalle minoranze troppo generoso e per un arco di tempo troppo lungo. Messa ai voti la mozione, la maggioranza di Cerrato è stata piuttosto clamorosamente sconfitta: è la prima volta che accade in questa consiliatura.

“L’Assemblea – recita la mozione presentata da 33 consiglieri di “Puntoeacapo Casagit per te”, “Prima la salute” e “Stampa libera e indipendente” – ascoltata l’informativa sul contributo a Fnsi, rilevato come da anni tutti debbano affrontare e accettare sacrifici economici talvolta molto pesanti, fermo restando il contributo alle Associazioni regionali di stampa, impegna la Presidenza della Casagit a procedere ad una ulteriore trattativa con la Fnsi al fine di concordare con la stessa un importo del contributo alla stessa coerente con la attuale situazione dei giornalisti e comunque contenuto nei due/terzi dell’importo attuale, fissando inoltre la scadenza temporale in dodici mesi, in modo da consentire l’eventuale adeguamento annuale”.

Seguono le 33 firme di Mario Antolini, Carlo Gariboldi, Costantino Muscau, Federica Micardi, Gerardo Pelosi, Cristina Berretta, Roberto Ambrogi, Stefania Tamburello, Francesco Di Parenti, Donatella Speranza, Liliana Madeo, Laura Barsottini, Fiammetta Cucurnia, Francesco Di Mario, Mariatilde Zilio, Rossella Lama, Vincenzo Sansonetti, Corrado Chiominto, Vittorio Eboli, Simonetta Di Pillo, Enrico Scapaticci, Sabina Berra, Chiara Roverotto, Paola D’Amico, Giorgio Pacifici, Orazio Raffa, Giulio Francese, Stefano Biolchini, Pierpaolo Cambareri, Antonio Filippini, Pietro Frenquellucci, Francesco Grignetti, Luisa Lombardo.

Illustrando la mozione alla platea, ho sottolineato come da anni la categoria è costretta a sacrifici economici non indifferenti, con i colleghi stretti tra cassa integrazione, disoccupazione, accordi di solidarietà, rarefazione del lavoro per i freelance, contratti a tutele ridotte, prelievi ed ex fissa negata ai pensionati. Ho dunque spiegato che i sottoscrittori ritenevano doveroso e opportuno che i sacrifici fossero condivisi da tutti, anche dal sindacato.

Se infatti nessuno pensa di ridurre il contributo alle Associazioni regionali (il cui lavoro per Casagit potrebbe anzi aumentare in futuro, con l’ingresso della Cassa sul mercato), appare invece di ragionevole buon senso chiedere alla Fnsi di dimostrare sensibilità per la situazione di disagio della categoria, accettando di veder ridotto il contributo annualmente ricevuto da Casagit: un gesto che oltre ad apparire doveroso avrebbe in fondo anche ridato un po’ di smalto all’immagine della Fnsi, che oggi appare piuttosto appannata.

Nel dibattito, dai toni spesso molto accesi, esponenti della maggioranza parlavano di attacco al sindacato (qualcuno si è spinto fino a giudicare “fango” le posizioni delle minoranze) argomentando che la Fnsi è titolata a ricevere il contributo perché firmataria del contratto da cui dipende il finanziamento di Casagit.

Le opposizioni replicavano che nessuno pensava di contestare l’esistenza del sindacato, ma che la vera questione verteva non sul “se” ma sul “quantum” del contributo a Fnsi.

Nella votazione, per appello nominale, ai 33 firmatari della mozione si sono aggiunti altri 6 colleghi: i voti a favore salivano così a 39, segnando una sconfitta per la maggioranza legata alla Fnsi, ma soprattutto segnalando con estrema chiarezza che la questione dei fondi elargiti dagli Enti di categoria al sindacato è un problema sempre più sentito dai giornalisti italiani.

* Fiduciario Casagit per il Lazio, viceportavoce di Puntoeacapo

1 Commento "CASAGIT: “MENO SOLDI ALLA FNSI”, SI’ ALLA MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE. SCONFITTA PER LA MAGGIORANZA"

  1. Mauro De Cesare | 17 Dicembre 2020 ore 20:30 | Rispondi

    Buonasera colleghi, non mi dilungo. Tra le righe leggo anche che la “Fnsi è titolata a ricevere il contributo perché firmataria del contratto da cui dipende il finanziamento di Casagit”.
    Evitiamo di parlare di firme su contratti. Sono un prepensionato vittima della Legge 416 e ho perso tra stipendio e successiva pensione il 40 per cento dei miei sacrosanti guadagni dovuti a 35 anni di lavoro. Come pensionato pago contributi di solidarietà e con la situazione in cui versa l’Inpgi, oltre ad aver perso altri soldi con l’ex fissa, rischio di vedere ulteriormente “tagliata” la mia pensione.
    La storica e fallimentare “vecchia guardia” della Fnsi dovrebbe chiedere perdono (non scusa) all’intera categoria.
    Cordiali saluti
    Mauro De Cesare

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