INPGI, MACELLONI CONFERMA: NEANCHE UN EURO DA SCARPELLINI PER LARGO LORIA

 

L’Inpgi non ha ancora incassato nulla nell’ambito della transazione avvenuta con la Milano 90 dell’immobiliarista Sergio Scarpellini. Lo comunica la presidente dell’istituto Marina Macelloni in una lettera di risposta ai consiglieri di Inpgi Futuro Paola Cascella e Carlo Chianura.

Scrive la presidente dell’Inpgi che “in riscontro alla vostra richiesta di chiarimenti del 18 dicembre – relativa alla transazione con la società Milano 90 Srl per la morosità maturata con riferimento al contratto di affitto dell’immobile di Largo Loria –  vi informo che al momento il pagamento della somma di € 2.400.00,00 non è ancora intervenuto, in quanto da informazioni assunte presso il legale della Milano 90 Srl e dallo stesso Scarpellini, sono in fase di ultimazione ma non ancora concluse le operazioni legate alla definizione ed esecuzione del piano industriale di risanamento ex articolo 67 della Legge fallimentare, che consentiranno, attraverso la vendita e l’apporto ad un fondo immobiliare di talune proprietà del Gruppo, di reperire la liquidità necessaria a saldare i creditori tra cui rientra anche l’Inpgi”.

“Naturalmente”, prosegue Macelloni, “come da deliberazione assunta dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto lo scorso luglio, fino a quando non sarà intervenuto il pagamento da parte della suddetta società dell’importo dovuto, restano intatte tutte le tutele giudiziarie messe in atto dall’Inpgi a suo tempo per il soddisfacimento del proprio credito, sia nei confronti della stessa società Milano 90 Srl che nei confronti del Comune di Roma per le somme che quest’ultimo dovesse ancora versare a Milano 90 Srl per la sublocazione all’epoca stipulata tra le parti e conclusasi a luglio del 2015”.

In particolare, “resta ovviamente ancora in essere il sequestro conservativo per l’importo di tre milioni trascritto sul palazzo di proprietà della Milano 90 Srl sito in via di Tor Vergata. Nelle more, in mancanza del pagamento, vanno altresì avanti i due giudizi innanzi al Tribunale di Roma, nei confronti rispettivamente della Milano 90 Srl e del Comune di Roma. E’ chiaro che, una volta ottenuta la sentenza esecutiva nei confronti della Milano 90 Srl, si potrà procedere a trasformare il sequestro sull’immobile su menzionato in pignoramento immobiliare”.

La presidente dell’Inpgi si sofferma inoltre sul ruolo svolto nella vicenda dall’avvocato Andrea marani che, in altra circostanza, era stato consulente dell’istituto nell’ambito della eventuale costituzione di parte civile nel processo Sopaf. “Colgo l’occasione per ricordarvi che l’accordo transattivo con la Milano 90 Srl deliberato dal Cda nello scorso luglio è unicamente il frutto del lavoro dei nostri uffici e che nessun intervento è stato operato dall’avvocato Andrea Marani, da voi nominato nella mail che qui si riscontra”.

Per quanto riguarda la strategia per la futura messa a reddito dell’immobile – che è sfitto dal dicembre del 2015 ed apportato al Fondo dal 1. gennaio 2016 – la Investire Sgr “da un lato ha avviato la ricerca di eventuali conduttori interessati all’uso terziario per il quale l’immobile è attualmente destinato, dall’altro sta valutando la trasformazione in uso residenziale avvalendosi del Piano Casa del Comune di Roma, in scadenza a gennaio 2017. E’ comunque già previsto che entro i primi mesi del prossimo anno, l’Sgr sottoporrà all’attenzione del Comitato di comparto del Fondo una propria proposta sull’utilizzo dell’immobile”.

 

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