INPGI NELL’INPS, IL VADEMECUM PER LA TRANSIZIONE. DA FINE MARZO LE DOMANDE PER LE PENSIONI CHE SARANNO MATURATE A LUGLIO

di Alessandra Spitz per l’Ufficio Studi e Ricerche di Puntoeacapo

Entro la fine di marzo l’Inps sarà pronta ad accogliere le richieste dei giornalisti che hanno maturato il diritto alla pensione a partire dal prossimo primo luglio, data in cui, secondo l’ultima legge di bilancio, Inpgi 1 confluirà nell’Istituto nazionale di previdenza sociale.

E’ questa una delle tappe del processo di fusione tra i due istituti previdenziali che sono state illustrate dal direttore centrale pensioni dell’Inps Gabriele Uselli il quale, nel corso del convegno tenutosi lo scorso due febbraio a Roma, ha affrontato le questioni dell’impatto attuariale e finanziario del processo previsto dalla recente legge.

Dal primo luglio 2022, infatti, saranno iscritti all’Inps:

  1.  i giornalisti professionisti, pubblicisti e i praticanti che iniziano a lavorare e titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica;
  2.  con evidenza contabile separata, i titolari di posizioni assicurative e titolari di trattamenti pensionistici diretti e ai superstiti già iscritti presso la medesima forma.

L’importo della pensione – ha spiegato Uselli – è determinato dalla somma:

a) delle quote di pensione corrispondenti alle anzianità contributive acquisite fino al 30 giugno 2022 calcolate applicando le disposizioni vigenti presso l’INPGI;

b) della quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive acquisite a decorrere dal 1° luglio 2022, applicando le disposizioni vigenti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Verranno perciò create – secondo la relazione del direttore centrale delle pensioni Inps – delle nuove categorie di pensione (vecchiaia, anticipata, superstiti e invalidità) che identificheranno:

  1. le pensioni da liquidare con il principio del pro rata con decorrenza successiva al 1° luglio 2022;
  2. le pensioni con diritto autonomo conseguito entro il 30.06.2022 e non ancora liquidate;
  3. le pensioni in essere a carico della gestione sostitutiva INPGI 1.

LE PENSIONI INPGI – Nella sua relazione Uselli ha fornito i dati salienti sulle pensioni di Inpgi 1 che, alla fine del 2021, risultavano essere in tutto 9.800, di cui circa 7.300 dirette. Più in particolare, le pensioni di Inpgi 1 sono così suddivise: pensioni dirette pari al 74% del totale; pensioni di invalidità (802) pari all’1,95% del totale; pensioni ai superstiti pari al 24,05% del totale. Il 58,62% dei pensionati sono maschi mentre il 41,38% sono femmine. Inoltre, 2.195 pensionati hanno un’età inferiore a 66 anni mentre l’età media dei pensionati è di 72 anni.

Per quel che concerne gli imponibili (anno 2020), 1.800 pensioni superano gli 80.000 euro di imponibile, la media degli imponibili trasmessi è di circa 44.440 euro e inoltre ben 6.770 pensioni INPGI (56,60%) sono abbinate a una o più pensioni INPS o di altri enti.

Incrociando i codici fiscali presenti nel casellario con quelli presenti negli archivi del casellario attivi, 3.221 soggetti presentano contributi nella gestione separata (INPGI 2), pari al 27% del totale. Considerando gli ultimi contributi presenti nel casellario attivi e limitandosi al biennio 2020 – 2021, 1.147 soggetti versano ancora contributi nella gestione separata dell’INPGI.

LA ROAD MAP INPS – Per gestire in modo ordinato il processo di confluenza di Inpgi 1 nell’Inps, l’ Istituto di previdenza nazionale ha fissato una sorta di road map divisa in due fasi.

La prima fase (entro il 31 dicembre 2022) prevede una serie di adempimenti tecnici, tra cui i più importanti sono:

  1. Realizzazione delle procedure di presentazione delle domande telematiche ( data prevista entro il 31.03.2022) per consentire ai soggetti interessati di presentare le domande tre mesi prima della decorrenza della pensione.
  2. Modifica della procedura di liquidazione delle pensioni al fine di acquisire, in modalità manuale, anche l’anzianità contributiva e il pro rata utili al diritto e alla misura della quota INPGI 1.
  3. Inserimento delle nuove categorie di pensioni nel data base dell’Inps con criteri analoghi a quelli già previsti per la categoria di pensione degli iscritti all’ex INPDAI.
  4. Modifica del prospetto di liquidazione delle pensioni da inviare ai soggetti interessati con l’indicazione degli elementi di calcolo anche relativi alla parte riguardante i versamenti a INPGI 1.

La seconda fase verrà invece attuata nel 2023 e prevede la definizione delle procedure di verifica del diritto e della misura delle pensioni per l’acquisizione in automatico della posizione assicurativa dei soggetti interessati oltre che la realizzazione degli strumenti di consulenza (test di liquidazione e ipotesi di .pensione) e di simulazione della pensione («La mia pensione») per le nuove categorie di pensionati.

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