FONDO, ELETTI DRAGONI E STELLA DI FONDO SICURO. LA MAGGIORANZA TORNA A CONTROCORRENTE

Il Fondo pensione complementare dei giornalisti italiani ha un nuovo consiglio di amministrazione. Al termine delle elezioni, svoltesi dal 20 al 24 maggio, per la rappresentanza dei giornalisti sono risultati eletti: Alessia Marani (1001 preferenze), Edmondo Rho (980), Enrico Romagnoli (934), Vincenzo Varagona (931), Gianni Dragoni (722), Tiziana Stella (712). Completano il consiglio i rappresentanti degli editori, che vengono designati direttamente dalla Fieg.

I quattro giornalisti più votati – Marani, Rho, Romagnoli e Varagona – sono della lista Controcorrente, sponsorizzata dalla Fnsi, cioè la maggioranza che governa il sindacato, l’Inpgi e la Casagit. Dragoni e Stella sono candidati della lista Fondo Sicuro, sostenuta anche da Puntoeacapo, insieme alle componenti informazione@futuro (Roma), Senza Bavaglio, Unità Sindacale-MIL (Milano). Per il collegio sindacale sono stati eletti come effettivi Andrea Sbardellati (941 preferenze) della lista di maggioranza sindacale e Renato Pedullà (647) di Fondo Sicuro. Eletto sindaco supplente Giuseppe Chianese.

Il risultato elettorale rovescia la precedente maggioranza consiliare tra i giornalisti, perché nell’organismo uscente c’erano 4 esponenti di Fondo Sicuro e 2 di Controcorrente. Nel nuovo cda è il contrario. Non sono stati eletti gli altri due candidati di Fondo Sicuro per il cda, Marco Lo Conte (677 preferenze) consigliere uscente, giornalista con una grande esperienza nei fondi pensione, e Valerio Boni (652).

I dati resi noti nel comunicato ufficiale al termine dello scrutinio mostrano un forte aumento dei votanti, quasi raddoppiati rispetto alla tornata di marzo 2019. I giornalisti che hanno votato per il cda sono stati 1.762, rispetto agli 895 di tre anni fa, dunque il 96,9% in più.

Tuttavia la percentuale di chi vota rimane molto, troppo, bassa rispetto agli aventi diritto, che in totale sono 10.533. Ha votato solo il 16,73% degli aventi diritto (l’8,24% nel 2019). Per il collegio sindacale i votanti sono stati 1.702, il 16,16% degli aventi diritto.

La prima analisi dei dati mostra che i quattro candidati al cda della lista Controcorrente hanno avuto in totale 3.846 preferenze, corrispondenti in media a 961,5 a testa. I quattro candidati di Fondo Sicuro hanno avuto in totale 2.763 preferenze, corrispondenti in media a 690,75 a testa.

Il consiglio uscente del Fondo ha avuto come presidente un rappresentante degli editori, Raffaele Alessandro Serrau, vicepresidente Simona Fossati, rappresentante di Fondo Sicuro che non si è ricandidata in queste elezioni, come l’altro consigliere uscente Corrado Chiominto. Secondo il meccanismo di alternanza previsto dallo statuto, nel nuovo consiglio la presidenza spetterà a un giornalista.

L’impegno elettorale dei candidati di Fondo Sicuro era “Salviamo il Fondo complementare da chi ha già distrutto l’Inpgi”. Gli elettori hanno deciso diversamente. Tuttavia, anche se da una posizione di minoranza, ci sono tutti gli spazi e le esigenze per tutelare il Fondo, per orientare la gestione verso una maggiore efficienza, una migliore informazione agli iscritti sulle opportunità finanziarie (e sulla tassazione), nella trasparenza, con l’obiettivo di evitare conflitti di interesse e spartizioni di potere. E con una rigorosa attenzione al contenimento dei compensi degli organi di gestione, delle consulenze, dei costi. L’impegno dei rappresentanti di Fondo Sicuro, dentro e fuori dal consiglio, si ispirerà a questi principi, per tutelare tutti gli iscritti al Fondo.

Link al sito del Fondo “comunicato eletti” https://www.fondogiornalisti.it/comunicato-eletti/

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