INPGI, 15 CONSIGLIERI: SUBITO ALL’ORDINE DEL GIORNO I COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI E LA EX FISSA

Dopo l’approvazione dell’articolo 29 della Legge di bilancio, e a partire dal 1° gennaio 2022, l’Inpgi potrà svolgere solo compiti di ordinaria amministrazione e sarà dunque ridimensionato. Una ragione di più per ridurre sensibilmente gli alti emolumenti degli amministratori e del top management.

Una istanza firmata da 15 consiglieri generali, tra cui i due di Inpgi Futuro Andrea Bulgarelli e Paola Cascella, chiede a norma di statuto di inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio generale dell’Inpgi, che si terrà mercoledì 17 novembre, il tema delle indennità.

Non solo. La lettera, inviata due giorni fa alla presidente Marina Macelloni e ai vicepresidenti, chiede anche che nel medesimo ordine del giorno venga prevista una relazione sul tema dell’ex fissa, sparito dai radar di via Nizza, come se non si trattasse di un diritto previdenziale del quale sono stati privati ben 2400 colleghi in attesa di un credito che in qualche caso risale a oltre dieci anni fa.

L’Inpgi, lo hanno stabilito svariate sentenze di primo grado e di appello, viene considerato soltanto l’ente pagatore, ma certo non può esimersi dal fornire notizie sulla consistenza del Fondo ex fissa, né su quanto succederà ora che l’Inpgi 1 dovrebbe confluire nell’Inps a partire dal luglio prossimo.

I consiglieri firmatari si battono perché gli stipendi della governance dell’Inpgi non restino quelli lunari che gli stessi vertici del nostro Istituto si sono riattribuiti di imperio in Consiglio di amministrazione la primavera scorsa (con un risicato taglio del 10 per cento) malgrado il profondo rosso del bilancio che segna -242 milioni.

Un gesto che non abbiamo mancato di criticare anche perché in contrasto con lo Statuto di via Nizza che prevede che sia il Consiglio generale a determinare l’ammontare dei compensi degli Organi collegiali e dei limiti di spesa previsti per la presidente e il direttore generale.

Avevamo proposto un ritorno ai gettoni di presenza, istituto che Inpgi ha utilizzato fino al 1994. O, in alternativa, ad un’autoriduzione del 30 per cento, ma nessuna delle due ipotesi è passata.

Ricordiamo infine che fin dal 2016, con atti a verbale, Inpgi Futuro ha combattuto per una moralizzazione dei compensi, con ciò comprendendo anche quanti percepiscono il doppio del compenso spettante ad altri consiglieri di amministrazione.

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