EX FISSA, INTERROGAZIONE DI ROJC (PD): CHIAREZZA SUL FONDO E SUI DIRITTI DEI GIORNALISTI

di Andrea Bulgarelli *

Qual è la situazione reale dei crediti maturati dai giornalisti aventi titolo a percepire l’indennità cosiddetta ex Fissa, sia ante 2015 che dal 1° gennaio 2015, data di entrata in vigore dell’accordo 24 giugno 2014 di gestione speciale; come potrebbe lo Stato incassare i circa 50-60 milioni di euro per l’imposta Irpef dovuta sul pagamento di tutto il debito ex Fissa Fieg-Fnsi; a quanto ammonta esattamente il debito complessivo dell’ex fissa e quanti sono i giornalisti pensionati creditori (forse 2.500? ndr) che attendono anche dal settembre 2010; dove è collocato il Fondo e dove lo sarebbe dopo il 1° luglio 2022.

Questi i contenuti delle quattro richieste formulate dalla senatrice del Partito democratico, Tatjana Rojc, nell’interrogazione presentata ai ministri del Lavoro e dell’Economia, per chiedere chiarezza sulla annosa situazione che coinvolge oltre 2.000 giornalisti e che comunque va definita in maniera chiara e trasparente anche per il futuro.

Chiarezza necessaria proprio alla luce del fatto che la previdenza obbligatoria dei giornalisti è trasferita, limitatamente alla gestione sostitutiva, all’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps), che in base alla legge di Bilancio 2021 succede nei relativi rapporti attivi e passivi”.

L’ Ex Fissa è una “prestazione previdenziale integrativa di natura contrattuale”, come si legge nell’atto di nascita della Convenzione sull’ex fissa del 15 luglio 1985 firmato da Fieg, Fnsi e Intersind e nell’atto istitutivo del Fondo è stata creata una gestione speciale presso l’Inpgi di cui alla luce delle modifiche normativa va garantita l’esistenza.

Rimangono peraltro domande alle quali ancora si è dato risposta, come ad esempio chi è il legale rappresentante del Comitato ex fissa e dove sono pubblicati i bilanci degli ultimi 5 anni, anche perché si tratta di un Fondo riconosciuto dalla legge 449 del 27 dicembre 1997, che lo ha definito Fondo integrativo di previdenza per i giornalisti professionisti.

Va segnalato, inoltre, che l’interrogazione della senatrice Rojc si affianca a quella presentata con contenuti simili anche dall’onorevole Emilio Carelli di Coraggio italia, entrambe destinate a fare chiarezza sulla situazione.

La senatrice Rojc, da tempo attenta al settore dell’informazione, ha anche sottolineato “la necessità di avviare una riforma complessiva del sistema dell’informazione in Italia, ormai fermo a leggi non corrispondenti a quelle che sono le esigenze e le professionalità in campo”.

Con l’intervento sull’Inpgi e la garanzia pubblica su pensioni e contributi dei giornalisti italiani – conclude Rojc – “Governo e Parlamento hanno dimostrato grande attenzione al comparto e ora i tempi sono ormai maturi per questo ulteriore passo in avanti, fondamentale per garantire maggiore stabilità occupazionale”.

* Consigliere generale per Inpgi Futuro

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