INPGI, REBOANI COMMISSARIO AD ACTA PER TRE MESI. DOVRÀ SCRIVERE IL NUOVO STATUTO

Paolo Reboani/ Foto Adnkronos

L’attuale presidente del collegio sindacale dell’Inpgi Paolo Reboani è il commissario ad acta dell’istituto di previdenza dei giornalisti.

Lo ha nominato il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La notizia viene dal sito della Fnsi, secondo cui Reboani è entrato in carica il 31 marzo e resterà commissario per tre mesi a titolo gratuito con l’unico compito di scrivere lo statuto del nuovo Inpgi.

Una soluzione istituzionale quella scelta dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, dopo che nei mesi scorsi alcune fondate indiscrezioni davano come certa la nomina di Marina Macelloni, presidente dell’istituto dal 2016.

Inpgi Futuro aveva auspicato una nomina super partes e sembra che questo sia effettivamente avvenuto.

Il nodo principale dello statuto, su cui il consiglio generale non ha espresso come richiesto dalle regole una maggioranza qualificata, riguarda il ruolo da attribuire alla Fnsi. La proposta della maggioranza blinda ulteriormente, più di oggi, i rapporti con la Federazione – da tempo non più sindacato unico dei giornalisti – attribuendole senza se e senza ma gli uffici di corrispondenza e la figura di un fiduciario.

Attualmente è previsto che la gestione di questi servizi sia affidata “di norma” alla Federazione della stampa. Nel nuovo statuto la maggioranza cancella queste due parole stabilendo che debba essere così e basta. Le opposizioni invece, in una bozza complessiva che rivedeva tutto il pacchetto statuto, aveva previsto l’introduzione del concetto che assegna al Cda la possibilità, ma non l’obbligo, di istituire uffici e fiduciari. Ovvero può, non deve. Si sarebbe trattato dunque di una decisione presa di volta in volta dalla governance uscita da ciascuna elezione.

Paolo Reboani, romano, classe 1965, già presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, vanta una lunga esperienza, nazionale e internazionale, nel campo delle politiche del lavoro ed è autore di numerosi saggi, tra i quali “La società attiva. Manifesto per nuove sicurezze”, scritto nel 2004 con Maurizio Sacconi e Michele Tiraboschi.

Docente alle università romane La Sapienza e Tor Vergata, alla London School of Economics e alla Luiss, come ricercatore ha collaborato con numerosi istituti, tra cui l’Isae e l’Istat, e organismi europei. È stato anche consigliere del Cnel, membro del Comitato europeo per l’occupazione a Bruxelles, consulente del ministero del Commercio internazionale e politiche europee, del ministero degli Affari esteri e della presidenza del Consiglio dei ministri, in particolare per i temi del mercato del lavoro, della previdenza e della politica industriale.

Al ministero del Lavoro si è occupato di politiche dello sviluppo, politica dei redditi e relazioni industriali, del processo di integrazione comunitaria e di questioni internazionali.

Puntoeacapo augura buon lavoro al neo-commissario, nella convinzione che saprà e vorrà valutare in modo equilibrato e lungimirante le indispensabili novità dello statuto.

2 Commenti "INPGI, REBOANI COMMISSARIO AD ACTA PER TRE MESI. DOVRÀ SCRIVERE IL NUOVO STATUTO"

  1. Carlo di Renzo | 6 Aprile 2023 ore 17:30 | Rispondi

    Affronterà anche la questione dell’ex fissa?

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